Linee nette, design puro e pochi fronzoli. Nonostante siano passati 46 anni, le caratteristiche della prima Volkswagen Golf, nata dalla matita di Giorgetto Giugiaro nel 1974, hanno ispirato il team di design guidato da Klaus Bischoff per la realizzazione dell’ottava generazione. “L’obiettivo è stato quello di ricercare nuovamente un design che resistesse alla prova del tempo”, dice il designer tedesco che dal 1 aprile supervisiona lo stile di tutti i marchi del gruppo Volkswagen.
Giugiaro ha avuto un ruolo chiave nella storia di Volkswagen intorno agli anni 70. A lui è stato affidato il compito di creare una nuova gamma di modelli con un linguaggio stilistico inedito che rivoluzionassero l’immagine del marchio. Una situazione simile a quanto accaduto a Klaus Bischoff, la cui missione è quella di traghettare lo stile dei prodotti del brand tedesco nell’era elettrica creando una nuova famiglia di modelli a zero emissioni, la cui capostipite è la ID.3.
Affinità e differenze
Allo stesso tempo Klaus Bischoff ha dovuto rinnovare per l’ottava volta la Golf, il modello più famoso della Volkswagen di oggi. Confrontando presente e futuro, appunto Golf e ID.3, si scoprono caratteristiche comuni e radicali differenze. Se la Golf di ottava generazione è definita da una linea che parte dai passaruota anteriori, attraversa le maniglie, gira intorno al posteriore e torna al frontale, lo stesso accade per l’elettrica ID.3. “E’ proprio questa la più evidente connessione stilistica tra i due modelli”, ci raccontava Bischoff durante la presentazione della Golf 8 a Wolfsburg.
La due auto sono costruite su piattaforme differenti. La Golf sulla Mqb di Volkswagen, la ID.3 sulla Meb, dedicata alle vetture elettriche del gruppo tedesco. Le diverse architetture portano radicali differenze in termini di spazio e volume. Sono i numeri a parlare. Golf: 4,28 metri di lunghezza con un passo di 2,63 metri. ID.3: 4,26 metri con un passo di 2,76. Ben quattordici centimetri in più a fronte di dimensioni pressoché identiche, a tutto vantaggio dello spazio a bordo.
Al debutto tra poche settimane
“Oltre ai vantaggi dati dall’architettura elettrica, l’assenza del motore termico ci ha permesso di spostare alcuni elementi meccanici generalmente posizionati tra il cruscotto e il vano motore. Ad esempio installando il climatizzatore sotto al cofano abbiamo recuperato 15 centimetri di spazio per chi siede davanti”, afferma il designer tedesco.
Se il successo della Golf nelle sue otto generazioni è ormai un fatto, chissà se si potrà dire lo stesso della ID.3. I due modelli potrebbero addirittura essere lanciati sul mercato quasi contemporaneamente. La nuova Volkswagen Golf, sebbene sia ufficialmente già in vendita, vede gli ordini bloccati a causa del coronavirus fino a data da destinarsi, mentre la ID.3 dovrebbe debuttare in estate.