Standard&Poor’s rivede al ribasso le valutazioni riguardanti i due gruppi francesi Renault e Psa. A causa del coronavirus l’agenzia di rating americana declassa le obbligazioni emesse da Renault al livello “junk” (“spazzatura”), mentre rimane invariata la classificazione di Psa ma peggiora il suo outlook, ovvero le previsioni sul futuro andamento dei titoli.
Renault esce indebolita dalla crisi
Per via degli effetti negativi del coronavirus sulle vendite, S&P ha tagliato il giudizio sul debito di Renault, facendolo passare da BBB-/A-3, l’ultimo gradino dell’investment grade, a BB+/B, che è considerato un livello legato a titoli di scarsa qualità. Nella valutazione associata a tale rating si fa presente che "condizioni economiche avverse o cambiamenti delle circostanze hanno generato una minore capacità di adempiere agli obblighi finanziari assunti".
La stessa agenzia di rating ha dichiarato che “Renault ha a disposizione un ampio cuscino di liquidità per far fronte ai momenti difficili, e può contare sulla disponibilità del governo francese. Tuttavia, ci aspettiamo che i ricavi e, in generale, la posizione finanziaria della Casa possano uscire ulteriormente indeboliti dall’attuale situazione, dopo un 2019 che era già stato difficile”.
Possibili peggioramenti per Psa
Standard&Poor’s ha invece mantenuto il giudizio sul debito di Psa al livello BBB-, tuttavia ha tagliato il suo outlook da “stabile” a “negativo”, con ciò prevedendo che la società potrebbe andare incontro in futuro a un aggravarsi della situazione finanziaria e a declassamenti nel rating.
I titoli di Renault hanno perso il 21,35% nell’ultimo mese, mentre quelli di Psa il 39,64%. Entrambi i costruttori hanno dovuto fronteggiare un crollo nelle vendite superiore al 70% nel mese di marzo, a causa della domanda quasi azzerata e dell’interruzione della produzione.