I risultati di vendita dei primi tre mesi dell’anno di Mercedes, dopo un buon inizio registrato a gennaio, registrano una chiusura del trimestre con 477.378 auto immatricolate, il 14,9% in meno rispetto allo stesso periodo del 2019.
Anche il marchio Smart, trasformato in elettrico in joint venture con i cinesi di Geely, ha risentito del periodo di crisi e della conversione totale all’elettrico: tra gennaio e marzo sono state vendute nel mondo solo 5.863 unità, il 78,3% in meno dell’anno precedente. Male anche i veicoli commerciali di Mercedes, Citan, Vito e Sprinter, fermi a 68.588 unità in calo del 14,9%.
"Siamo attivi in digitale"
“Le ripercussioni del coronavirus continueranno ad esserci anche nelle prossime settimane. Insieme ai nostri partner di vendita abbiamo ulteriormente rafforzato le nostre attività online attraverso il potenziamento delle nostre piattaforme digitali per essere sempre disponibili per i nostri clienti, soprattutto nella situazione attuale”, ha dichiarato Britta Seeger, capo delle vendite del gruppo tedesco.
Al momento il gruppo tedesco ha subito le perdite maggiori in Cina, il paese in cui è scoppiata l’epidemia:-20,3% a fronte di 138.960 veicoli nuovi. “Ora però vediamo dai concessionari cinesi un aumento significativo della domanda che ci fa pensare positivo”, continua Britta Seeger. In Europa sono state immatricolate 188.963 vetture (-15,9%), di cui 64.332 in Germania (primo mercato). Negli Stati Uniti sono state consegnate 67.746 unità, in calo del 4,8%.
L'andamento della pandemia potrebbe influenzare negativamente anche il secondo trimestre che nella migliore delle ipotesi potrebbe essere caratterizzato da un ulteriore calo delle vendite in Europa nei mesi di aprile e maggio, compensato tuttavia da un graduale ritorno alla normalità della Cina.