Emergenza Covid-19, l'auto fa la sua parte. È il caso di Tesla: l'azienda di Elon Musk - come molte altre, per non dire tutte le Case - ha avviato la produzione del ventilatore polmonare. L'apparecchiatura fondamentale per mantenere in vita i pazienti in terapia intensiva affetti da coronavirus. Un dispositivo che ha lo scopo di integrare o sostituire l'attività dei muscoli intercostali e del diaframma legati alla respirazione. Ma con l'improvvisa diffusione della pandemia, molti ospedali delle zone più colpite hanno dovuto fare i conti con un numero inferiore di respiratori artificiali rispetto ai tanti malati da assistere.
Display e scheda madre
Lars Moravy, vice president vehicle engineering di Tesla, ha detto: "C'è ancora molto lavoro da fare ma stiamo facendo del nostro meglio per poter aiutare i malati". L’apparecchiatura prodotta dalla Casa di Palo Alto è composta in gran parte da componenti della sua Model 3. Attraverso un video pubblicato sul canale ufficiale YouTube, il direttore tecnico Joseph Mardall ha mostrato il prototipo e le sue principali specifiche. A partire dal display del respiratore, lo stesso del sistema di infotainment della compatta elettrica, da cui viene gestita per monitorare l'interfaccia utente, così come la scheda madre usata per tracciare l'assunzione di ossigeno e la produzione di anidride carbonica. "Vogliamo utilizzare parti che conosciamo molto bene, di cui conosciamo l'affidabilità e la velocità di esecuzione", ha dichiarato Mardall.