L’occhio dell’automobilista non è ancora abituato ma iniziano a farsi largo gli specchietti retrovisori digitali: display interni che favoriscono, dicono le Case, la visuale diurna e notturna e un risparmio sui consumi stimato attorno al 1,5%.
L'ultima di Mercedes
Mercedes ha presentato MirrorCam per i suoi camion: la diagonale dello schermo di 15,2 pollici (38,6 centimetri) permette una visuale grandangolare, più ampia che consente di gestire al meglio la visibilità dal posto guida di incroci, nelle manovre e nelle curve strette. Inoltre, la MirrorCam orienta l'immagine della telecamera verso l'interno della curva, in modo che, chi sta al volante, può sempre sorvegliare la fine del semirimorchio. Una possibilità che prima era gestita solo manualmente.
Audi e Honda
Retrovisori digitali sono presenti sulla nuova Lexus ES e sull'Audi e-tron, il suv elettrico. Il sistema della Casa di Ingolstadt (a richiesta) rielabora le immagini riprese digitalmente e visualizzate nell'abitacolo mediante un display da 7 pollici situato nella zona fra la plancia e la portiera. Rispetto agli specchietti tradizionali, dicono in Audi, si elimina anche il pericolo di riflettere i fari delle altre auto e alla guida si può contare su una immagine molto più luminosa della luce naturale che, tramite un sensore, è regolata in modo continuo. Il guidatore non viene abbagliato, anche se fuori è completamente buio.
La nuova tecnologia non è riservata a camion e ad auto di lusso: la nuova Honda e elettrica, berlina di segmento B in vendita dall'estate, monta di serie due retrovisori digitali da 6 pollici agli estremi della plancia.