Qual è l’indice di salubrità di un’auto? Produttori e concessionari dovranno presto abituarsi a rispondere alla domanda. Perché l'epidemia di Covid-19 sta generando nelle persone una nuova ossessione per la pulizia negli abitacoli. Al punto che molti, stando a diverse ricerche di settore, sono sempre più attenti a come le vetture potranno garantire il più elevato grado di igiene ambientale a bordo.
Ionizzatori e raggi ultravioletti
I primi ad accorgersi del fenomeno sono stati per forza di cose i produttori cinesi come Geely, che hanno predisposto per i loro modelli dei nuovi e più efficaci sistemi di climatizzazione dotati per sterilizzare l’aria in entrata e in ricircolo con ionizzatori e tecnologie a raggi ultravioletti.
Le tecnologie militari
Per i costruttori potrebbe diventare un vero e proprio business per accaparrarsi nuovi clienti, ricorrendo in alcuni casi all'utilizzo di tecnologie derivate dall’industria militare. Come ha fatto Tesla che, fiutato l’affare, ha pensato bene già da tempo di mettere la “mascherina” alle sue vetture impiegando un sistema chiamato Bioweapon Defence Mode, derivato da quello impiegato sui carri armati e altri veicoli bellici, disponibile per l’intera gamma di modelli del costruttore.
Il sistema utilizza un filtraggio ad elevata efficienza - si chiama Hepa, acronimo di High efficiency particulate air filter - che offrirebbe un livello di sanificazione dell'aria altissimo. Tanto da poter difendersi anche da attacchi batteriologici ripulendo non solo l’aria nell’abitacolo ma anche quella intorno alla vettura.
L'industria automotive sta poi facendo ricorso a filamenti in argento e nano materiali purificanti per consentire alle superfici interne degli abitacoli di auto igienizzarsi. E se per qualcuno domani sarà un po' come entrare in una sala operatoria, ci sarà sempre chi rimpiangerà quell'antico odore di benzina quando si fa rifornimento.