Il presidente Trump ha cancellato gli obiettivi che il governo Obama aveva imposto sui consumi delle auto, aumentando i limiti di emissioni sino al 2026. "Grandi notizie! Le famiglie americane ora saranno in grado di acquistare auto più sicure, più economiche e più ecologiche con le nostre nuove regole di sicurezza sui veicoli", ha scritto Trump in un tweet. Rinnovando l'invito ad acquistare auto americane.
"La mia proposta per le Case automobilistiche politicamente corrette abbasserà il prezzo medio di un'auto per i consumatori di oltre 3.500 dollari", ha poi aggiunto il presidente sul suo social preferito. Scelta che ha scatenato subito le proteste di democratici e associazioni ambientaliste.
Una decisione che era nell'aria visto che già nel 2018 l'Epa (l'agenzia federale per la protezione ambientale) aveva annunciato la decisione di allentare i vincoli sulle emissioni inquinanti per auto e mezzi pesanti decisi dal precedente inquilino della Casa Bianca.
Da Obama a Trump
Gli standard di Obama adottati nel 2012 imponevano di arrivare, nel 2026, a veicoli capaci di percorrere 46,7 miglia con un gallone di benzina (e questo significava un aumento dell’efficienza energetica dei veicoli del 5% annuo). Ciò si sarebbe tradotto in un risparmio di 1.700 miliardi di dollari in spesa in benzina per gli automobilisti e in un abbattimento di 2 miliardi di tonnellate di CO2 lungo il ciclo di vita dell’automobile.
L’amministrazione Trump – per venire incontro alle richieste dei costruttori e dei petrolieri - aveva proposto nel 2018 di fermarsi a 37 miglia per gallone. Ora l’Epa fissa un obiettivo a metà strada: 40,7 miglia per gallone per il parco veicoli circolante negli Usa entro il 2030, con un incremento annuo dell’efficienza energetica dei veicoli dell’1,5%.
Battaglia in tribunale
Come è noto, infatti, negli Stati Uniti molte questioni – incluse quelle oggetto di leggi - finiscono spesso in cause legali. Sarà probabilmente così anche per le nuove regole sull’efficienza dei motori: la California, in prima fila sulla lotta allo smog, e altri 22 Stati si sono detti pronti a sfidare in tribunale le nuove norme dell’Epa.
La stessa California e altri 17 stati Usa hanno già fatto causa all’Agenzia per la protezione ambientale nel 2018 definendo "illegali" i provvedimenti che stralciavano le norme di Obama perché contrari alle disposizioni del Clean Air Act, la legge federale del 1970 che regola la materia delle emissioni.
L'incognita elezioni presidenziali
Le carte in tavola potrebbero essere rimescolate dall’esito delle elezioni presidenziali del 3 novembre 2020. Una riconferma di Donald Trump segnerebbe la continuità con regole pro-clima molto blande, ma un’eventuale vittoria dei Democratici sarebbe tutta un’altra storia: il candidato in pole Joe Biden ha già promesso standard severi sul risparmio di carburante per incentivare le auto a basse emissioni con l’obiettivo di arrivare in America al “100%" di nuove vendite rappresentate da veicoli elettrificati.