Gli pneumatici fuori uso si trasformeranno in materia prima, grazie al decreto appena emanato dal ministro dell'Ambiente Sergio Costa. Si tratta del provvedimento chiamato "end of waste" (indica il processo attraverso il quale un rifiuto diventa materia prima), illustrato dal ministro in un incontro in video con i giornalisti del settore dal tema "Conversazione sul futuro".
"Sono molto soddisfatto", ha detto il ministro, "400mila tonnellate di pneumatici esausti, diventati quindi rifiuti, che ogni anno entrano nel nostro mercato da oggi non sono più un problema, ma una risorsa, linfa all'economia green, un nuovo tassello per la ricostruzione del Paese post Covid-19".
Nuova vita alle vecchie gomme
Il ministro ha spiegato che già oggi in Italia ci sono 25 aziende, con un totale di oltre 1.000 lavoratori, impegnate specificatamente in attività per trasformare le vecchie gomme in asfalti stradali, campi di calcio, granuli per l'edilizia, panchine. "Si tratta di un indotto tendenzialmente in crescita, che crea opportunità occupazionali nel pieno rispetto dell'ambiente", ha spiegato Costa. "In questi giorni di estrema criticità", ha aggiunto, "il nostro ministero è rallentato, ma non si è fermato. Questo decreto è una buona notizia in un momento oscuro e difficile".
Riciclo: una svolta per il futuro
Riferendosi al prossimo futuro, il ministro ha sottolineato con forza la necessità di trasformare questa drammatica emergenza in una nuova opportunità: "Dobbiamo ripartire, cambiando anche l'economia: dal vecchio sistema lineare di produzione infinita, che contrasta con le risorse limitate che la terra ci dà, a una economia circolare. Sono convinto che questa sia l'occasione di pensare a un nuovo futuro, una nuova mobilità e una nuova gestione dei rifiuti".
"Si tratta di un'occasione imperdibile", ha concluso Costa, "andremo incontro a un momento drammatico dal vista occupazionale. Sono convinto che questa sia l'occasione per pensare a un nuovo futuro, una nuova mobilità e una nuova gestione dei rifiuti che possono fungere da molla per rilanciare il Paese, magari con ecobonus per chi, famiglie e imprese, innova e utilizza tecnologie e abitudini green. Non abbiamo alternative, o così o per noi non ci sarà futuro".