La crisi economica da coronavirus mette in difficoltà anche chi deve onorare prestiti e finanziamenti, per esempio per l'acquisto di auto a rate. In Italia non è stato fatto ancora nulla da parte pubblica e privata per riproteggere i consumatori, mentre negli Stati Uniti i costruttori hanno subito avanzato nuove proposte.
Il presidente dell'Unione Nazionale Consumatori Massimiliano Dona nei giorni scorsi ha sollecitato al governo che nel Decreto Cura Italia sia inserita “una moratoria per i prestiti chiesti per comprare automobili e altri beni come mobili, smartphone ed elettrodomestici, considerando che molti italiani hanno contratto i debiti prima che l'emergenza Coronavirus riducesse le loro entrate”. Silenzio, per adesso, da parte delle aziende e delle loro finanziarie su deroghe e su eventuali rifinanziamenti.
Negli Usa l'intervento delle Case
Negli Stati Uniti il problema è invece stato preso in esame direttamente da molte Case automobilistiche. Ford, ad esempio ha concesso ai clienti di sospendere o rinegoziare il proprio piano di finanziamento o di leasing. Il gruppo Fiat Chrysler ha aperto negli Usa un apposito canale di consulenza cui possono rivolgersi le persone per discutere eventuali agevolazioni tenendo conto delle situazioni personali. Simile operazione è stata fatta da Bmw, General Motors e Mazd,a che hanno esortato i clienti bisognosi di assistenza a contattare i rispettivi servizi finanziari, oltre a garantire in alcuni casi l'estensione dei programmi di garanzia e assistenza senza costi aggiuntivi.
Hyundai rilancia Assurance
Hyundai ha rilanciato Assurance, programma originariamente introdotto nel 2009 durante la recessione economica, che garantisce aiuto ai consumatori e fornisce fino a sei mesi di esonero dal pagamento per chi perde il lavoro. Mentre Honda, Maserati, Porsche, Mitsubishi, Nissan e Toyota hanno dilazionato fino a 120 giorni le scadenze per le rate, prorogando eventuali leasing.
C'è chi permette di annullare l'ordine
Da segnalare, poi, dall'altra parte dell'Atlantico l'iniziativa di alcune catene di concessionari, come la Capital Car di New York, che hanno permesso ai clienti in difficoltà l'annullamento di eventuali ordini con la restituzione di eventuali acconti. Oltre alla facoltà di rivedere eventuali piani di pagamenti per le vetture in fase di consegna, posticipando anche fino a metà del prossimo anno il versamento della prima rata.