Le principali notizie della giornata odierna.
Mercato giù
I dati sull’andamento del mercato auto in Italia (-86%) a marzo confermano il drammatico momento che sta vivendo l'intero settore automotive. L’Unrae – l’associazione dei costruttori esteri – ha parlato di rischi per il 15-20% della forza lavoro di un comparto che nel nostro Paese impiega circa 150mila persone. Secondo il presidente Michele Crisci, "è necessario che il governo pensi a un piano di protezione affiancato a uno di stimoli per favorire la ripresa".
Concessionari fermi
Grande preoccupazione per la situazione attuale è stata espressa anche da Federauto, l’associazione dei concessionari. Il presidente Adolfo De Stefani Casentino ha denunciato il rischio di “un calo del mercato nazionale fino al 60% su base annua”, con un rischio effettivo per migliaia di posti di lavoro. “Serve subito liquidità – ha continuato De Stefani Casentino – e un’estrema attenzione da parte del governo”.
Federauto ha anche denunciato "l'inaccettabile e ingiustificato ritardo negli interventi” attribuito al management di alcune Case costruttrici.
Acea, appello all’Europa
Anche a livello europeo la reazione alla diffusione della pandemia di Covid-19 che ha lasciato a casa una gran parte della popolazione, fermato le fabbriche e bloccato il mercato, preoccupa i costruttori auto che – attraverso la loro associazione, l’Acea - chiedono a Bruxelles e agli stati membri un sostegno immediato. Il rischio è che, a fronte di una produzione praticamente ferma, le aziende si trovino a corto di liquidità in poche settimane.
Secondo Acea finora in Europa nel 2020 sono stati costruiti 1,2 milioni di veicoli in meno rispetto alle previsioni con ricadute per almeno 1,1 milioni di addetti dell’industria sui circa 2,5 impiegati dalla filiera in Europa. Per questo Acea chiede “l'adozione di misure concrete per evitare danni irreversibili e fondamentali con una perdita permanente di posti di lavoro”. "Inoltre - dicono ancora i costruttori - riteniamo che l'Europa debba prepararsi a stimolare la ripresa del nostro settore, che potrà contribuire in modo decisivo al rimbalzo dell'economia continentale nel suo insieme".
Lamborghini fa maschere
Lamborghini va in soccorso del servizio sanitario in Italia e ha iniziato la produzione di maschere chirurgiche e scudi di plexiglass nella sua fabbrica di Sant’Agata.
Il reparto selleria produce attualmente 1.000 esemplari ogni 24 ore: gli strumenti vengono donati all'ospedale Sant'Orsola-Malpighi di Bologna. Gli scudi in plexiglass sono realizzati a una velocità di 200 al giorno utilizzando stampanti 3D nel centro di ricerca e sviluppo del marchio.
Cnh Industrial, impianti in Italia ancora chiusi
Cnh Industrial - società che si occupa di realizzazione di autobus e mezzi pesanti e per l'agricoltura - ha deciso che la sospensione delle attività degli stabilimenti produttivi in Italia, annunciata lo scorso 20 marzo e inizialmente prevista per due settimane, proseguirà fino al 17 aprile. La decisione è stata presa alla luce del perdurare dello stato di emergenza legato al Covid-19.
Jaguar Land Rover, auto in prestito
Jaguar Land Rover ha messo più di 160 veicoli a disposizione di organizzazioni pubbliche tra cui la Croce Rossa britannica e il servizio sanitario nazionale perché siano adibiti alla consegna di forniture essenziali per persone vulnerabili e in difficoltà. I veicoli includono – tra gli altri - 27 esemplari del nuovo Defender.
Maschere da Gm
Dopo il duro atttacco via tweet del presidente Donald Trump, il costruttore ha dato il via alla produzione di maschere da destinare al personale sanitario. Una nuova linea di produzione ad hoc è stata preparata in soli in sette giorni. Gm prevede di consegnare 20mila maschere entro l'8 aprile e afferma che, al massimo della produttività, sarà in grado di fornirne 1,5 milioni al mese.
Psa e Renault in marcia
Il gruppo PSA – in collaborazione con Schneider Electric e Valet - è entrato di un consorzio che mira ad accrescere la capacità produttiva di Air Ventide, società produttrice di ventilatori polmonari: l’obiettivo è arrivare a costruirne 10mila in un mese.
Renault ha messo a disposizione il suo più grande centro di ricerca e sviluppo in Francia, subito fuori Parigi, per lavorare allo sviluppo di un prototipo di maschera sanitaria utilizzando attrezzature all'avanguardia come le stampanti 3D.
Uber, 10 milioni di passaggi gratis negli Usa
Uber offre negli Usa 10 milioni di corse e consegne gratuite a operatori sanitari, anziani e persone in difficoltà per contrastare gli effetti negativi della diffusione della pandemia.
Nel Regno Unito la società di taxi privati ha messo a disposizione 200mila viaggi gratuiti e 100mila pasti per il personale medico impegnato con pazienti infettati da Covid-19.
AC Roma per l’ospedale Spallanzani
Anche l’Automobile Club di Roma ha aderito alla raccolta fondi in favore dell'Istituto Nazionale Malattie Infettive "Lazzaro Spallanzani", in prima linea per il contrasto dell’emergenza sanitaria da coronavirus. Il Consiglio direttivo dell'AC Roma ha stabilito la donazione di 10 mila euro a sostegno delle attività assistenziali.
I fondi verranno destinati all’acquisto di apparecchiature cliniche diagnostiche per il miglioramento delle cure al paziente, strumentazione per agevolare il lavoro degli operatori e per servizi e lavori di supporto quali trasporti, smaltimenti, disinfezione ambientale, riqualificazione logistico-strutturale.
Regno Unito, benzinai allo stremo
La stretta sugli spostamenti imposta anche dal governo britannico ha avuto – tra le conseguenze – anche quella di un crollo nel consumo di carburanti: -73% in media per la benzina, -71% per il diesel. A causa della grave crisi del settore della distribuzione, la Petrol Retailers Association (che riunisce i gestori indipendenti nel Regno Unito, circa il 75% del totale) ha parlato di “chiusure inevitabili” per molti punti vendita, in particolare nelle aree rurali, pur promettendo di moltiplicare gli sforzi per salvare il business e garantire ai cittadini l’accesso al rifornimento.