L’industria automobilistica della Germania potrebbe perdere fino a 100mila posti di lavoro a causa del coronavirus. A dirlo è l’economista tedesco Ferdinand Dudenhöffer, secondo il quale l’epidemia sta causando nel Paese una forte diminuzione della domanda di auto che porterà a un ridimensionamento della produzione.
Da 5,1 a 3,8 milioni di vetture
Secondo le previsioni di Dudenhöffer, la Germania passerà da 5,1 milioni di veicoli prodotti nel 2019 a 3,8 milioni nel 2020. Con una contrazione della forza lavoro di circa il 12%, tra produttori diretti e catene di fornitori.
Stimolare la domanda
Dudenhöffer ha stilato una sorta di ricetta salvagente per evitare il peggio ed esortato anche il governo tedesco a fare di più per stimolare la domanda di auto nuove, in particolare di veicoli elettrici e ibridi. Oltre ad aver sollecitato i costruttori a trovare formule per invogliare la clientela.
“Le Case potrebbero offrire abbonamenti di auto a basso costo combinati con garanzie di ritorno in caso di disoccupazione. Solo misure coraggiose potranno contrastare l'incertezza tra gli acquirenti”, ha spiegato in una intervista al quotidiano Welt. “Dobbiamo ripensare la produzione, solo se riusciremo a controllare la pandemia come la Cina, la Corea o altri stati asiatici avremo il problema sotto controllo e potremo superare la crisi senza perdere lavoro", ha risposto a distanza il ceo del gruppo Volkswagen, Herbert Diess.