#iorestoacasa, certo non è facile ma è sicuramente un'occasione per dedicarsi alla visione di qualche buon film: ecco alcune pellicole che raccontano quella relazione speciale fra cinema e auto e hanno lasciato il segno grazie a delle spettacolari sequenze di inseguimento.
"Bullitt", Peter Yates, 1968
Il film è celebre per un "car chase" di dieci minuti tra una Dodge Charger R/T di colore nero guidata da Bill Hickman e la Ford Mustang GT390 Fastback verde scuro metallizzato, guidata da Steve McQueen. Una scena che ha scritto la storia del cinema e del montaggio: per la prima volta, il regista Peter Yates ha scelto di inserire i primi piani degli attori al volante in un crescendo di tensione che ha fatto aggiudicare al film l'Oscar al miglior montaggio.
"Il braccio violento della legge", William Friedkin, 1971
Nel capolavoro di William Friedkin spicca un inseguimento memorabile, tra retromarce, tamponamenti e clacson assordanti: il protagonista Gene Hackman a bordo di una Pontiac Lemans, insegue il treno della metropolitana di New York. Una lezione di cinema sul montaggio alternato che restituisce il dinamismo e l'adrenalina della corsa.
"Duel", Steven Spielberg, 1971
Nello stesso anno esce nelle sale "Duel" di Steven Spielberg, il primo lungometraggio del regista: tramite un montaggio ritmico e serrato le sequenze di inseguimento tra camion e auto - una Plymouth Valiant rossa - si trasformano in un vero e proprio incubo da thriller psicologico.
"Mad Max Interceptor", George Miller, 1979
Le spettacolari sequenze d'azione del cult cyberpunk post-apocalittico impressionarono Steven Spielberg, tanto che decise di ingaggiare il regista Miller per la sua seguente produzione, "Ai confini della realtà". Le ambientazioni sono spettacolari, alcune riprese sono state effettuate a Pinnacles, mentre quella della distruzione dell'Interceptor a Menindee Road, sulle Mundi Mundi Plains (Broken Hill).
"The Blues Brothers", John Landis, 1980
Il capolavoro di John Landis è un climax di risate e inseguimenti che rimandano allo schema della slapstick comedy. Chi può dimenticare la rincorsa su quattro ruote nei grandi magazzini, in cui John Belushi e Dan Aykroyd attraversano ad alta velocità i negozi mettono in subbuglio tutto ciò che incontrano?
"Point Break", Kathryn Bigelow, 1991
La regista ha firmato un cult dell'action movie anni '90, arricchito da un lunghissimo inseguimento, prima in auto e poi a piedi, incredibilmente emozionante e drammatico.
"Strade perdute", David Lynch, 1997
Nel noir moderno di David Lynch (1997) buca lo schermo la violentissima sequenza in cui un'auto sorpassa prepotentemente Mr. Eddy - interpretato da Robert Loggia - che, non digerendo il gesto, insegue lo sventurato conducente, lo tampona e lo picchia a sangue, lasciandolo sofferente sul ciglio della strada.
"Grindhouse", Quentin Tarantino, 2007
Nel 2007 è la volta di "Grindhouse": un chiaro riferimento ai b-movie on the road che ruota interamente intorno alle auto e al mondo degli stuntman. Protagonista del film è una Chevrolet Nova SS del ’71 “a prova di morte”, guidata dal misogino assassino Mike con tanto di teschio e tibie incrociate a decorare il cofano: l'auto diviene una vera e propria arma per mietere vittime, ma le ragazze gliela daranno vinta?