Donald Trump tuona su Twitter contro Mary Barra, ceo di General Motors. Alla base dell’irritazione del Presidente americano vi sarebbe il mancato rispetto dei termini inizialmente stabiliti per la consegna di ventilatori polmonari - utilizzati nelle cure dei malati di coronavirus - da parte del costruttore.
Lo sfogo via Twitter
"Come sempre con questa General Motors le cose non funzionano come dovrebbero. Avevano detto che ci avrebbero dato 40mila respiratori molto rapidamente. Ora dicono che ne saranno disponibili solo 6mila, e alla fine di aprile. E' sempre confusione con Mary B", twitta Trump riferendosi al ceo Mary Barra.
"Gm deve riaprire immediatamente il suo stabilimento di Lordstown in Ohio, o qualsiasi altro dei suoi impianti stupidamente chiusi nei giorni scorsi e iniziare subito a produrre ventilatori”, aggiunge Trump, che in caso contrario paventa l’ipotesi di ricorrere al Defense Production Act, una legge adottata in occasione della guerra di Corea del 1950, che permette al Presidente di imporre alle aziende la produzione di beni ritenuti indispensabili per sicurezza del Paese.
La riconversione
Trump si rivolge poi anche a Ford, esortandola a continuare con la realizzazione di respiratori. Nei giorni scorsi General Motors ha annunciato di aver iniziato a produrre sistemi di respirazione attraverso la sua partnership con Ventec Lyfe System, una società di apparecchiature medicali.
"Stiamo lavorando con Ventec - ha dichiarato Mary Barra - per coprire il fabbisogno di ventilatori polmonari, che ha raggiunto improvvisamente un livello critico. Faremo tutto quello che è in nostro potere per aiutare il Paese in questo momento di crisi".
Anche Ford ha iniziato a collaborare con 3M e General Electrics per aiutarle ad incrementare la produzione di respiratori, ricorrendo ad alcune delle componenti destinate in origine al pick up F-150.