L’inizio delle consegne dei primi esemplari di Tesla Model Y è stato annunciato da un tweet di Elon Musk, ceo della società americana di auto elettriche, e da un video pubblicato su YouTube dove si vedono alcune fasi della realizzazione del crossover a zero emissioni e una prova finale tra neve e ghiaccio.
Venduta in quattro versioni, la Model Y base, chiamata “Standard Range”, avrà un prezzo di 39mila dollari per un’autonomia di 370 chilometri. La “Long Range” costerà 47mila dollari per una percorrenza di circa 480 chilometri, mentre la “Dual Motor” avrà la trazione integrale con un’autonomia di 450 chilometri (51mila dollari). La “Performance” sarà venduta a 60mila dollari e potrà percorrere circa 450 chilometri con un solo pieno di energia ma raggiunge i 100 chilometri orari in 3,2 secondi.
I conti con la realtà
Dopo alcuni scivoloni in riferimento alla pandemia di coronavirus sulla quale Musk ha minimizzato più volte, arrivando addirittura a dire che è "stupido" averne paura, anche il ceo ha dovuto fare i conti con la realtà. Il 23 marzo gli stabilimenti americani a Fremont, in California, hanno chiuso i battenti “per seguire le indicazioni di sicurezza” senza specificare la data di riapertura.
Non solo. Musk sta riconvertendo parte degli stabilimenti per la produzione di mascherine e ventilatori per permettere agli Usa di superare l’emergenza. Proprio su Twitter, il suo mezzo di comunicazione preferito, ha scritto ai suoi 32,7 milioni di follower di aver incontrato esperti e scienziati dipendenti della Medtronic, società che produce respiratori.
Più di un problema in Borsa
Il tonfo in Borsa è stato notevole, come e più di tutti gli altri costruttori automobilistici (bruciati 150 miliardi in un mese). Se la capitalizzazione solo dieci giorni fa valeva più di 110 miliardi di dollari, al momento in cui si scrive il valore di Tesla in borsa non arriva a 80 miliardi, con il prezzo delle azioni più che dimezzato che oggi si aggira intorno ai 435 dollari (-52%).
Scontato aspettarsi il mancato raggiungimento dell’obiettivo di 500mila unità vendute nel 2020, dato l’effetto sulle immatricolazioni che avrà la pandemia. Un argomento su cui Elon Musk al momento preferisce non twittare.