Lo stabilimento di Fiat Chrysler a Melfi, in provincia di Potenza, potrebbe riprendere l'attività il 6 aprile, ma solo per la linea della nuova Jeep Compass, dove lavorano solo una parte dei lavoratori. La decisione è "subordinata al quadro sanitario e normativo". Lo hanno comunicato in una nota congiunta il gruppo italo americano e i rappresentanti sindacali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcf.
"Fca - secondo quanto scritto dalle organizzazioni sindacali - ha comunicato ufficialmente che la ripresa produttiva non è più prevista per il 30 marzo e che, in relazione ai decreti attualmente in vigore, nelle ipotesi di lavoro che si stanno vagliando, la ripresa potrebbe avvenire il 6 aprile. A oggi l'unica certezza, visto il decreto del presidente del Consiglio, è che il blocco è fino al 3 aprile".
Anche l'indotto collegato
Se la situazione dovesse migliorare, dunque, Fca si dice "pronta a riavviare la produzione in qualsiasi momento secondo le linee guida del governo locale". La possibilità di riaprire lo stabilimento, in realtà, non convince del tutto i lavoratori di Melfi, soprattutto fra quelli (circa duecento) che sarebbero assegnati alla nuova linea. I sindacati spiegano che "nel caso dovessero riprendere le attività, possibilità che l'azienda si riserva di verificare nei prossimi giorni, opererebbero in parte anche le aziende dell'indotto industriale che forniscono componenti per la Jeep Compass".