Quella della Lamborghini Portofino è una bella storia. Se non altro perché di una vettura che pochi conoscono è stato prodotto un solo esemplare, esposto oggi nella sede della Chrysler di Auburn Hills nel Michigan.
Le portiere a serramanico
L’auto fu sviluppata nel 1987, anno in cui venne anche presentata al Salone di Francoforte, quando la Casa italiana di Sant’Agata Bolognese apparteneva alla azienda americana di Auburn Hills. A ispirare la linea fu il prototipo Navajo realizzato circa un anno prima per la Chrysler dal designer Kevin Verduyn. Dal quale la Portofino riprese la carrozzeria con le portiere anteriori e posteriori a serramanico che ruotavano verso l'alto, in senso inverso, come nella Lamborghini Countach.
Il Toro nel pentagono
La Portofino, distinta nella parte frontale dal simbolo della Casa del Toro posto all'interno del pentagono della Chrysler, fu costruita dalla Carrozzeria Coggiola di Torino usando come base il telaio allungato di una Lamborghini Jalpa dalla quale riprese anche la stessa architettura meccanica con un motore centrale-traversale V8 3.5 da 255 cavalli associato alla trazione posteriore tramite un cambio manuale a cinque marce.
Restaurata dopo un brutto incidente
Dell’auto, come già detto, ne venne prodotto solo un esemplare con numero di telaio #LC0001. Nel 1991 la vettura fu gravemente danneggiata in un incidente, ma venne restaurata e alcune caratteristiche nello stile influenzarono molte auto a venire della Chrysler. Tra queste la Dodge Intrepid di prima generazione, che riprese dal modello i fari triangolari e i doppi indicatori posteriori dentellati, e la Chrysler Concorde che ereditò una simile impostazione degli interni.