A febbraio 2020 il mercato europeo è diminuito del 7,2% rispetto all’anno precedente. Secondo i dati dell’Acea, l’associazione europea dei costruttori di automobili, le immatricolazioni di vetture sono passate da 1,150 milioni (febbraio 2019) a 1,067 milioni. Nel cumulato dei primi due mesi i volumi sono stati di 2.202.010 unità rispetto alle 2.375.791 dello stesso periodo del 2019 (-7,3%).
I risultati dei costruttori
Per quanto riguarda le Case i pochi segni positivi nel mese di febbraio riguardano Bmw (+2,1%), Hyundai con Kia (+0,3%), Toyota (+12,7%) e Volvo con un leggero +0,5%. Male tutti gli altri con Fca che perde nel mese il 6,9% (Fiat in controtendenza con +1,6%)
Da gennaio a subire la contrazione più ampia è stato il gruppo Renault con -15,3% (anche Dacia ha subito uno stop, registrando un -29,2%), seguito da Psa (-11,3%) e Daimler (-11,0%). Fca va giù del 6,6% (Fiat stazionaria al -0,2%, Jeep perde invece il 23,9%).
Più contenute le perdite del gruppo Volkswagen (-2,2%), al cui interno tuttavia Seat continua a far registrare risultati positivi (+8,7%), e di Hyundai (- 1,9%). Gli unici a crescere sono Bmw (+3,1%) e il gruppo Toyota, che fa registrare un +11,5%.
I dati per mercato
Nel mese di febbraio tutti i principali mercati del ”vecchio continente” hanno fatto registrare risultati negativi, con in testa la Germania (-10,8%), seguita da Italia (-8,8%), Spagna (-6,0%), Regno Unito (-2,9%) e Francia (-2,7%).
La contrazione sarebbe da imputare a una combinazione di fattori, tra cui il rallentamento dell’economia globale, la scarsa fiducia dei consumatori e quindi la bassa propensione ad investire in beni durevoli, ma anche all’entrata in vigore a inizio 2020 della normativa europea sulle emissioni di CO2, che ha spinto molti costruttori ad anticipare le immatricolazioni dei modelli più inquinanti a dicembre 2019. Si tratta degli ultimi dati in possesso prima dell’arrivo, a partire dal mese di marzo, dell’epidemia di coronavirus nel continente europeo.