Interruzioni, sospensioni e riduzioni delle attività degli impianti produttivi cinesi sono le conseguenze degli effetti negativi del coronavirus: -79% di immatricolazioni a febbraio rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, il più grande calo mensile del settore.
È quanto emerge dai dati pubblicati dalla China Association of Automobile Manufacturers (Caam): le vendite nel più grande mercato automobilistico del mondo sono crollate a 310mila veicoli, il ventesimo mese consecutivo in rosso.
"Livelli mai visti dal 2005", ha affermato Chen Shihua, funzionario del Caam. Anche le vendite di veicoli a basse o zero emissioni sono diminuite per l'ottavo mese consecutivo. L'ipotesi della stessa associazione cinese prevede un calo delle vendite di oltre il 10% nella prima metà del 2020 e di circa il 5% a fine anno, nella speranza di contenere l'epidemia entro aprile.
Solo la provincia di Hubei - la zona da dove si è iniziato a diffondere il Covid-19 - rappresenta il 10% della produzione automobilistica cinese.