Nelle scorse settimane, prima dell'esplosione del contagio da Covid-19 gli Stati Uniti hanno registrato numeri da record: 273mila nuovi posti di lavoro, e un tasso di disoccupazione scivolato di 0,1 punti percentuali ai minimi del 3,5 per cento. Ma se i dati indicano una crescita degli Usa nei primi mesi dell'anno, l'aggravarsi dell'allarme Coronavirus getta ombre sul futuro dell'economia. Secondo i funzionari della United Auto Workers, General Motors a causa dei blocchi nei trasporti, potrebbe riscontrare una grave carenza di componenti e forniture per la produzione di autocarri che inevitabilmente potrebbe causare tagli del personale statunitense.
Prospettive nebulose
General Motors ha confermato che i propri impianti funzionano normalmente. Fiat Chrysler ha invece dichiarato di essere alla ricerca di fornitori alternativi. Altri come Toyota e i fornitori di componentistica auto Dana e Aptiv hanno istituito squadre, task force per monitorare l'evoluzione del COVID-19.
"Tutti in questo momento stanno lavorando sodo e si stanno impegnando per valutare quali settori siano più a rischio", ha dichiarato Razat Gaurav, ceo della società di ottimizzazione aziendale Llamasoft.
Tagli d'emergenza
La Federal Reserve (la Banca centrale degli Stati Uniti d'America), preoccupata per le inevitabili conseguenze dell'epidemia, ha fatto scattare martedì scorso un taglio d'emergenza di mezzo punto percentuale nei tassi di interesse statunitensi, il primo del genere dal 2008, sottolineando che il "Coronavirus mette a rischio il futuro dell'economia".
Le ripercussioni del Covid-19 su molti settori potranno essere valutate però soltanto attraverso i dati di marzo, in uscita a inizio aprile.