Una Porsche 911 del 1968 con un motore firmato Tesla. Arriva dall’America uno degli esempi più interessanti di veicolo d’epoca convertito in auto elettrica, un’operazione che tecnici e appassionati chiamano "retrofit", facendo perdere all'operazione quel carattere "romantico" che spesso la contraddistingue.
Tutta un'altra potenza
A realizzarla sono stati gli specialisti della Zelectric, azienda californiana famosa soprattutto per le sue trasformazioni su meccanica Volkswagen Beetle e Transporter, Porsche e Karmann Ghia.
In questo esemplare, il 6 cilindri boxer montato “a sbalzo” sul posteriore e raffreddato ad aria lascia il posto ad un motore elettrico Tesla, lo stesso adottato sulla berlina Model S in versione P85.
Dai 130 cavalli originari si passa a ben 500 cavalli e 650 newtonmetri di coppia, tutti scaricati sulle ruote posteriori: un incremento di potenza che ha reso necessario irrigidire la scocca e utilizzare un nuovo assetto e un impianto frenante maggiorato. Completano la dotazione i cerchi in lega in magnesio del preparatore Magnus Walker, che si ispirano al design dei mitici “Fuchs”, e pneumatici semi-slick.
Le prestazioni non sono state comunicate, ma nel più pesante corpo vettura della Model S questo motore elettrico permette un’accelerazione da 0 a 100 chilometri orari in 4,4 secondi e una velocità massima autolimitata a 210 chilometri orari. L’autonomia dichiarata è di circa 200 chilometri a velocità autostradali (quindi non proprio le migliori condizioni per una vettura elettrica) ma la batteria costringe a delle rinunce per quanto riguarda lo spazio a disposizione, dal momento che occupa per intero il vano di carico anteriore.
Modifiche estetiche conservative
Dal punto di vista estetico si è cercato di modernizzare l’auto senza alterare la linea della 911: la colorazione originale “Irish Green” è stata - nonostante gli inevitabili interventi - mantenuta, i proiettori anteriori hanno lasciato il posto a due unità a led e dietro la griglia di aerazione del vano motore troviamo ora un pannello solare.
Le uniche modifiche al design riguardano l’aggiunta di alcuni dettagli racing come i ganci di chiusura per il cofano e i finestrini posteriori in policarbonato. Gli interni originali sono stati restaurati con l’aggiunta di un moderno sistema audio Alpine dotato di bluetooth e subwoofer e azionato da uno schermo touchsreen che fa capolino al centro della plancia.
Lotteria per scopi benefici
Per mettersi in garage la particolare 911 a zero emissioni di Zelectric non c’è prezzo. Questo perché l’auto è uno dei premi in palio di una lotteria virtuale organizzata tramite la piattaforma americana Omaze. Il ricavato sarà devoluto al Petersen Automotive Museum di Los Angeles, che ogni anno organizza numerose iniziative per avvicinare alla cultura automobilistica le nuove generazioni.