Due ruote corrono. A febbraio le immatricolazioni hanno raggiunto quota 18.114 immatricolazioni (veicoli superiori a 50 centimetri cubici) con un +11,8% rispetto allo stesso mese del 2019. La crescita coinvolge sia gli scooter (9.273 pezzi venduti e +11,1%) che le moto (8.841 unità e +12,5%).
Almeno finora nessuna conseguenza del coronavirus dunque sulle vendite in Italia e una cauta positività anche per i prossimi giorni da parte di Paolo Magri, presidente di Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori): "Le statistiche del mese di febbraio sembrano comunque indurre a un certo ottimismo e mettono in luce un paese che non vuole soccombere alla paura, ma, al contrario, tornare alla normalità. Vedremo nei prossimi mesi come evolverà la situazione”.
Nei primi due mesi del 2020 il risultato è positivo: 32.756 veicoli immatricolati e una crescita del 10% rispetto allo stesso periodo del 2019. Gli scooter con 17.082 vendite registrano un +11,5% mentre le moto con 15.674 veicoli crescono dell'8,3%. Molto bene i ciclomotori: +51,6% rispetto al primo bimestre 2019, con 3.462 unità spinte anche dagli incentivi governativi. Aiuti che spingono soprattutto le vendite dei ciclomotori elettrici aumentate di 3 volte rispetto allo stesso periodo del 2019, arrivando a 1.391 pezzi.
In termini di cilindrata crescono gli scooter di 125 centimetri cubici con 5.970 pezzi e un +8,7%, rallentano invece quelli con motori tra i 300 e i 500 centimetri cubici con 5.847 veicoli e un -8%. Volano i maxiscooter di oltre 500 centimetri cubici: 1.965 unità e raddoppio dei volumi.
Nelle moto il primato spetta alle 1.000 centimetri cubici con 4.428 vendite pari al +4,2%. Bene le medie cilindrate tra 600 e 750 centimetri cubici con 2.491 moto con un +40,7%. Leggermente sotto la media la crescita delle 125 con 1.680 unità e un +5,1%. Il segmento principale resta quello delle enduro stradali al primo posto con 6.154 unità e un +6,1% rispetto allo scorso anno.