STOCCARDA - Dopo la cancellazione della 90esima edizione del Salone di Ginevra, siamo andati nel quartier generale europeo del costruttore cinese Aiways per vedere da vicino la U5, il primo suv a zero emissioni di un costruttore della Repubblica popolare in vendita nel Vecchio continente a partire da agosto.
“Siamo riusciti a raggiungere questo traguardo grazie soprattutto alla preparazione dei nostri ingegneri - ci racconta Fu Qiang, presidente e co-fondatore di Aiways - che hanno sviluppato da subito un prodotto affidabile e all’avanguardia. Noi siamo una startup, ma fatta da uomini che hanno maturato esperienza nelle migliori società automobilistiche del mondo, come il gruppo Volkswagen”. Il desiderio era iniziare le vendite della U5 in Europa ad aprile, “ma a causa dei problemi organizzativi legati alla diffusione del coronavirus abbiamo dovuto posticipare di qualche mese. Niente di grave, noi siamo pronti”, continua Qiang.
Potenza e autonomia
Realizzata su una piattaforma specifica per vetture elettriche, la U5 (4,68 metri di lunghezza, 1,8 di larghezza e 1,68 di altezza) è mossa da un motore da 140 chilowatt, alimentati da un pacco di batterie al litio da 63 chilowattora che le permettono di avere un’autonomia di circa 400 chilometri (misurati nel ciclo d’omologazione Wltp).
L’abbiamo guidata sulle strade intorno a Stoccarda, riscontrando una buona qualità degli assemblaggi, totale assenza di scricchiolii anche su terreni sconnessi e una risposta pronta garantita dai 315 newtonmetri di coppia al tocco dell’acceleratore.
All’interno lo spazio è tanto sia per la testa che per le gambe. I materiali sono buoni per quanto riguarda i rivestimenti, migliorabili per le plastiche utilizzate soprattutto nelle zone basse. Al centro della plancia c’è un grande schermo da 12,3 pollici che si sviluppa orizzontalmente e da cui si controllano la quasi totalità delle funzioni, climatizzazione compresa, mentre davanti al guidatore ci sono tre piccoli schermi che sostituiscono la strumentazione analogica. Non abbiamo avuto l’opportunità di provare nel dettaglio l'infotainment: gli esemplari di pre-serie avevano un sistema operativo in cinese.
La U5 ha affrontato a dicembre 2019 i crash test Euro NCAP dove tuttavia ha ottenuto solo tre stelle: “Abbiamo già provveduto risolvere i problemi avuti nelle prove aggiornando il software che controlla i tempi di apertura degli airbag. Ora c’è una maggiore protezione degli occupanti in caso di grave collisione laterale. Rifaremo i test”, ci assicura il presidente Qiang.
Si compra online o da Euronics
I piani del costruttore cinese sono ambiziosi: “La U5 viene costruita nel nostro stabilimento a 2 ore da Shanghai che ha una capacità produttiva di 350mila vetture all’anno. In un primo momento inizieremo la produzione di circa 150mila U5 in dodici mesi e a pieno regime in Europa contiamo di consegnarne circa 10mila all’anno”, continua Qiang.
Il costruttore non prevede l’apertura di concessionari ma conta di vendere parte delle vetture online e di affidarsi a dei partner presso i quali realizzare showroom. Uno di questi è Euronics. "I clienti potranno recarsi nel negozio per vedere, toccare e ammirare dal vivo la vettura e, se decideranno, la potranno acquistare. L’assistenza invece sarà fornita da A.T.U., società tedesca di servizi per autovetture”.
In arrivo un crossover coupé
Secondo quanto dichiarato dal costruttore, la U5 è solo il primo di una gamma di modelli che arriveranno. La prossima nuova Aiways sarà la U6, un crossover coupé a zero emissioni previsto per l’inizio del prossimo anno sia in Europa che in Cina.
“La U6 è stata anticipata dalla concept car U6sion, che avremmo voluto far debuttare al Salone di Ginevra 2020, ma che non siamo neanche riusciti a spedire dalla Cina. Il prossimo anno torneremo con un altro nuovo modello”, conclude sorridendo Fu Qiang. I prezzi della U5 saranno sotto i 40mila euro per la versione top di gamma.