In occasione della presentazione dei dati finanziari relativi al 2019, Renault ha svelato il piano che intende seguire per l’elettrificazione della gamma. Sono ben dodici i nuovi modelli a basse o zero emissioni che debutteranno entro il 2022.
Tre ibride entro la fine dell'anno
La strategia di elettrificazione di Renault è iniziata a fine dello scorso anno, quando è stata presentata la seconda generazione Renault Zoe. A partire dall’estate 2020 vedremo invece le prime ibride della Casa francese, contrassegnate dalla sigla E-Tech: il suv Captur e la berlina Megane (con relativa versione station wagon) saranno declinate in versione plug in, ovvero ricaricabile mediante spina, mentre la compatta Clio sarà full-hybrid, quindi non necessiterà di fonti di energia esterne.
In entrambi i casi il sistema ibrido è stato sviluppato in maniera autonoma da Renault e prevede due unità elettriche accoppiate ad un motore 1.6 a benzina e un cambio meccanico elettroattuato privo di frizione, per una potenza totale di 160 cavalli (140 nella Clio). Tra le versioni plug in e quella full-hybrid cambierà la capacità della batteria (e quindi l’intensità dell’aiuto fornito dai motori elettrici): nella Clio sarà da 1,2 chilowattora mentre per Megane e Captur da 9,8 chilowattora, permettendo così un’autonomia a zero emissioni fino a 65 chilometri.
Anche la Twingo a zero emissioni
L’ultima novità a cui assisteremo nel 2020 sarà la Twingo Z.E. La versione totalmente elettrica della piccola francese sfrutterà molto probabilmente le stesse componenti della Smart Eq Forfour, come già avveniva per le versioni endotermiche delle due citycar, che avevano in comune il pianale e lo schema a motore e trazione posteriori (da quest’anno la Smart non è più disponibile con motore a benzina). Ma il motore da 82 cavalli e la batteria da 17,6 kWh (per un’autonomia massima di 159 chilometri) potrebbero anche lasciare il posto a elementi ottimizzati da Renault. Staremo a vedere.
Elettrica low cost firmata Dacia
Più difficile fare previsioni dettagliate sulle auto che vedremo tra il 2021 e il 2022. Per ora si sa che anche Dacia darà vita ad un’elettrica, che sarà ovviamente in linea con l’immagine low cost del brand. Si tratterà di una vettura dalle dimensioni compatte e secondo alcune indiscrezioni potrebbe essere basata sulla suv per il mercato cinese Renault K-Ze, che riceverebbe il marchio Dacia e verrebbe adeguata agli standard europei. In Cina la vettura è spinta da un motore elettrico da 44 cavalli e permette un’autonomia massima di 250 chilometri, per un prezzo che equivale a circa 8mila euro.
Una nuova piattaforma dedicata
Entro il 2022 debutteranno anche 6 nuove auto ibride: due sfrutteranno lo schema plug in, di cui una sarà un modello già presente in gamma (probabilmente la suv di segmento C Kadjar), mentre le altre quattro utilizzeranno l’architettura full hybrid. Anche in questo caso una sarà un’ulteriore motorizzazione di una vettura attuale, mentre le altre tre saranno dei debutti.
L’ultimo tassello, previsto verso la fine del 2022, è il primo modello costruito sulla piattaforma Cmf-Ev, il pianale sviluppato dall’Alleanza Renault-Nissan espressamente per ospitare veicoli elettrici. Questa nuova piattaforma modulare sarà la base per le elettriche di prossima generazione del brand francese, e grazie ad un’elevata versatilità permetterà di dare vita a vetture con diverse tipologie di carrozzeria, inclusi suv e crossover.