Stop al disboscamento per la realizzazione della Gigafactory in Germania. Un tribunale tedesco ha vietato a Tesla di andare avanti con la preparazione dell’area produttiva per la costruzione del nuovo impianto produttivo a Gruenheide, nello stato orientale del Brandeburgo, “fino a quando non ci sarà il permesso definitivo di costruzione della fabbrica”.
L’ok a procedere dovrebbe arrivare dopo una valutazione della denuncia presentata da un gruppo ambientalista locale chiamato “Gruene Liga Brandenburg”, Lega Verde del Brandeburgo, contro il taglio delle piante nella zona dove sorgerà l’unica Gigafactory europea. Il tribunale ha dichiarato di aver emesso la sentenza di blocco d’opera perché “ci sarebbero voluti solamente altri tre giorni prima di concludere l’abbattimento completo degli alberi”.
"Danno d'immagine"
Il via libera al disboscamento dell’area da 92 ettari per la costruzione dell’impianto era arrivato dall'ufficio statale per l'ambiente. Tuttavia, secondo quando dichiarato dai giudici, “non si deve dare per scontato che la mozione presentata dalla Lega Verde non abbia alcuna possibilità di successo. Pertanto è necessario uno stop momentaneo alla preparazione dell’area fino a nuova pronuncia”.
Dura la reazione della politica locale. I partiti democratico-cristiani e liberaldemocratici hanno dichiarato che questa battaglia legale se portata avanti provocherà un danno d’immagine consistente alla Germania, scelta da Elon Musk come luogo europeo d’apertura dell’unico impianto produttivo al momento nel Vecchio continente. Tesla ha attualmente due fabbriche negli Stati Uniti e una a Shanghai, in Cina.