Un esercito di studenti italiani a cui affidare il compito di progettare la mobilità del futuro: è questo l'obiettivo di Open road alliance, un progetto promosso da Fondazione Unipol e Cittadinanzattiva (associazione di tutela dei cittadini) con il supporto dei ministeri Istruzione, Ambiente, Infrastrutture e trasporti, Anci (associazione dei Comuni italiani) e Anvu (rappresenta i corpi di polizia locale).
76 scuole protagoniste
L'iniziativa coinvolge 2.665 giovani di 76 scuole superiori delle città metropolitane del Paese, tra licei, istituti tecnici e professionali. L'idea, si legge in una nota di Unipol e Cittadinanzattiva, è "promuovere una nuova cultura della mobilità, attraverso modelli di sostenibilità innovativi e la partecipazione attiva dei cittadini".
Al progetto parteciperanno anche 177 docenti che avranno il compito di accompagnare i giovani per tutto il percorso formativo. L'attenzione degli studenti, in particolare, si concentrerà su temi ambientali, sicurezza, condivisione dei mezzi, orientamento alla multimodalità e un approccio più sostenibile al mondo dei servizi pubblici locali.
Le fasi del progetto
Il programma si svolgerà in due fasi. La prima, tra marzo e maggio 2020, prevede 30 laboratori, ed è suddivisa tra una parte teorica (sugli aspetti sociali, economici e ambientali della mobilità) e una pratica (prove di sicurezza stradale). La seconda fase si svolgerà tra settembre e ottobre 2020 e coinvolgerà direttamente gli insegnanti per illustrare loro materiale e modalità didattiche.
Nella parte conclusiva del progetto, gli studenti sono invitti a realizzare un elaborato: i 9 migliori concorreranno alla realizzazione del Manifesto della mobilità sostenibile che sarà presentato contestualmente alla premiazione delle classi vincitrici.