L'export italiano di automobili è in forte contrazione: secondo i dati Istat nel 2019 il calo è stato dell'8%, quasi il doppio rispetto al 2018 quando le vendite di nostri veicoli all'estero erano diminuite del 4,8% dopo 8 anni col segno positivo.
"Si tratta del secondo anno consecutivo in flessione", sottolinea l'Istituto di statistica ricordando che nel 2009 il crollo arrivò al 33,5%, la diminuzione più consistente almeno dal 1991.
In calo anche l'import con una flessione pari all'1,3% sul 2018.
Made in Italy, cresce meno
Il dato negativo registrato nel comparto auto si inserisce in un quadro complessivo di esportazioni che, pur mantenendo un andamento positivo, è in frenata: +2,3%, oltre un punto percentuale in meno rispetto al 2018 (+3,6%).
In generale, a spingere le nostre vendite all'estero, sono stati articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+25,6%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+6,6%), articoli in pelle, escluso abbigliamento, e simili (+9,7%) e articoli di abbigliamento, anche in pelle e in pelliccia (+7,3%). Quanto ai mercati, a trainare il made in Italy sono stati per lo più Svizzera e Stati Uniti, vendite in flessione invece verso Cina e Giappone.