La Toyota, insieme a Lexus leader mondiale nell'ibrido avendo messo sul mercato il primo modello con doppio motore nel 1997, rilancia la sua offensiva a tutto campo con un messaggio di "ringraziamento ai 15 milioni di clienti, e ai 300.000 in Italia, che hanno scelto la tecnologia elettrificata". Un modo per sottolineare l'importanza di una scelta di futuro e l'esperienza accumulata nel settore nel momento in cui tutti i rivali sono stati costretti a ricorrere a una batteria per ridurre emissioni e consumi, così come richiede l'emergenza ambientale e finalmente la politica, con i limiti imposti dall'Unione europea alla produzione automobilistica tra i più severi al mondo.
Il 69% di vendite è stato full hybrid
"Abbiamo il know-how ingegneristico, la competenza industriale e, soprattutto, un patrimonio unico rappresentato dalla voce di milioni di clienti che ci aiutano, con i loro suggerimenti, a realizzare soluzioni tecnologiche sempre più avanzate ", dice Mauro Caruccio, l'amministratore delegato di Toyota Motor Italia. Nel 2019, la quota di full hybrid nelle vendite è stata del 69%, destinata a crescere.
I nuovi modelli elettrificati a Ginevra
L'elettrificazione di Toyota, partita dal full hybrid da subito senza cercare scorciatoie per evolversi sull'ibrido plug-in e poi sull'elettrico puro e sull'idrogeno, sarà in passerella al prossimo Salone di Ginevra (5 marzo), dove debuttano in Europa le nuove generazioni di Yaris full hybrid, di RAV4 plug-in, di Lexus U300e a zero emissioni e di Mirai a celle a combustibile.
La storia dice che tutto è cominciato in Giappone quasi in solitudine, in una prima riunione l'1 febbraio del 1994 guidata dall'ingegnere Takeshi Uchiyamada. Cui i vertici del colosso giapponese chiesero di creare la prima ibrida, la Prius, in tempi record: fare o essere cacciato.
Da allora, oltre 40 modelli di full hybrid del gruppo sono stati venduti sul mercato, con una tecnologia arrivata alla quarta generazione. Un sistema che rappresenta oggi, al di là di qualsiasi ringraziamento e competizione sui mercati globali, la vera transizione all'obiettivo comune delle emissioni zero.
