Suona l'allarme per i monopattini cinesi. A farlo scattare è Confindustria Ancma, l'associazione nazionale costruttori cicli e motocicli, preoccupata per i dati diffusi dall'Ebma (European Bicycle Manufacturers Association): solo nel 2019, nei mercati europei, sono stati importati dalla Cina 625mila due ruote destinati alla micromobilità, +37% rispetto all'anno precedente. Per fornire un elemento di confronto, nello stesso periodo l'importazione di e-bike cinesi è stata di 195mila pezzi.
Questione di sicurezza
La diffusione - in particolare nelle grandi città - pone anche un problema legato alla sicurezza. Le biciclette, per essere commercializzate in Europa, devono soddisfare i requisiti previsti da alcune norme tecniche comunitarie: la UNI ISO 4210, su progettazione e assemblaggio dei veicoli, e la UNI EN 15194, che è specifica sulle biciclette a pedalata assistita. Per i monopattini - invece - non esiste ancora nessuno standard comunitario a tutela di acquirenti e utilizzatori.
Non va sottovalutato poi il dato che la maggior parte dei monopattini in commercio arriva appunto da mercati extra-europei ed è venduto attraverso i negozi online, eludendo spesso ogni verifica preventiva dei requisiti di sicurezza. Le e-bike sono invece prodotte prevalentemente in Europa e acquistate presso rivenditori qualificati.