Volvo e il costruttore cinese Geely - che detiene la maggioranza delle azioni del marchio svedese - stanno lavorando a un progetto di fusione. A confermarlo una nota ufficiale della Casa scandinava secondo la quale l'unione consentirebbe di "creare un forte soggetto globale, che accelererebbe le sinergie finanziarie e tecnologiche tra le due società".
Attualmente si sta costituendo un gruppo di lavoro che avrà il compito di elaborare una strategia comune da sottoporre ai rispettivi consigli di amministrazione.
Un grande gruppo
La nuova realtà che potrebbe uscire dalla fusione avrebbe "dimensioni, conoscenze e risorse per essere un leader nella trasformazione in corsa dell'industria dell'automotive". Per quanto riguarda la Borsa all'intesa sarebbe garantito immeditamente l'accesso alle quotazioni di Hong Kong, con la prospettiva di entrare successivamente anche in quelle di Stoccolma.
Un eventuale accordo - si legge ancora nella nota del costruttore di Goteborg - salvaguarderebbe comunque l'esistenza dei marchi oggi esistenti, Volvo, Geely, Lynk&Co e Polestar.
Li Shufu, presidente del gruppo Geely ha commentato: "Speriamo di poter lavorare presto con il ceo di Volvo Hakan Samuelsson a tutti i dettagli di questa operazione che ha come obiettivo quello di rafforzare le sinergie all'interno del nostro gruppo, mantenendo il vantaggio competitivo e l'integrità di tutti i marchi che lo compongono".
Una lunga storia
Oggi Geely detiene il 99% delle azioni di Volvo, mentre l'1% restante è nelle mani di investitori istituzionali svedesi. I cinesi hanno acquistato Volvo nel 2010 da Ford per la cifra di 1,8 miliardi di euro.