Ultimo aggiornamento  09 giugno 2023 09:54

Regno Unito: c'è energia per le elettriche.

Colin Frisell ·

LONDRA - Se ogni cittadino britannico possedesse un'auto elettrica, la rete nazionale che distribuisce l'energia sarebbe in grado già oggi di ricaricarle tutte contemporaneamente senza cali di tensione. Almeno di notte. Lo afferma Duncan Burt, direttore operativo del National Grid, la società inglese che rifornisce il Paese.

Burt ha fatto queste affermazioni in risposta a degli articoli apparsi sulla stampa - fra cui anche sul prestigioso Times - secondo i quali sarebbe stato necessario costruire una nuova centrale nucleare - per definizione poco "green" - da 80 Gigawatts per fronteggiare il picco di richiesta destinato alla ricarica delle auto elettriche.

Una previsione che il governo ha smentito: secondo Downing Street l'attuale potenza giornaliera richiesta di 8 Gigawatt potrebbe nel prossimo futuro salire al massimo a 11. Un livello che si può facilmente sopportare soprattutto grazie allo sviluppo della tecnologia Vehicle to Grid che permette alle automobili di "rivendere" alla rete la carica in eccesso quando sono ferme.

Sempre più a batteria

Negli ultimi giorni si è fatto un gran parlare nel Regno Unito della necessità di aumentare la potenza della rete in previsione della transizione elettrica, annunciata anche dal governo di Boris Johnson che ha previsto di anticipare il momento in cui si potranno vedere nel Paese solo auto a batteria dal 2040 al 2035.

Oggi nel Regno Unito circolano circa 230mila vetture elettriche che hanno a disposizione più di 10mila punti di ricarica pubblici attualmente attivi. Entro il 2030 i piani prevedono di avere sulle strade inglesi oltre 10 milioni di veicoli alimentati dalla corrente.

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