Un 2019 da incorniciare per Ferrari. La Casa di Maranello è passata da 9.251 a 10.131 auto consegnate, una quota mai superata finora, registrando una crescita di circa il 10% rispetto al 2018. Allo stesso passo si sono mossi i ricavi, che sono arrivati quasi a 3,8 miliardi, trainati da un aumento pari all'11,2% delle vendite dei modelli a 8 cilindri e da un incremento pari al 4,6% di quelli a 12 cilindri (V12).
L'ebitda adjusted di Ferrari nel 2019 invece è pari a 1,26 miliardi, in aumento del 14% con margine pari al 33,7%, l'indebitamento industriale netto al 31 dicembre 2019 è di 337 milioni rispetto a 370 milioni allo stesso periodo del 2018. Unico punto negativo è stato l'utile netto, calato dell'11% e si attesta a 699 milioni. In Borsa a Milano il titolo perde, -1,43% a metà pomeriggio.
Borsa a parte, sono numeri che hanno convinto a rivedere gli obiettivi 2020 al rialzo rispetto al piano annunciato nel Capital Markets Day del 18 settembre 2018: ricavi netti maggiori di 4,1 miliardi (la stima era maggiore di 3,8), ebitda adjusted tra 1,38 e 1,43 miliardi (maggiore di 1,3), ebit adjusted tra 0,95 e 1 miliardo (0,9). Invariata la stima del free cash flow industriale (maggiore di 0,4 miliardi).
I modelli di punta
Le consegne in forte aumento della Ferrari Portofino e della 812 Superfast, unitamente alle prime consegne della F8 Tributo e delle Ferrari Monza SP1 e SP2, sono state in parte compensate dai minori volumi della famiglia 488, con la fine del ciclo di produzione della 488 Gtb e della 488 Spider, in parte controbilanciata dalla 488 Pista e dalla 488 Pista Spider.
Calo di vendite in Nordamerica
Cina Continentale, Hong Kong e Taiwan hanno evidenziato un incremento del +20,3%, la regione Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) è cresciuta del +15,8%, l'Apac (Asia Pacifica) del +12,9%, mentre le Americhe hanno registrato un calo del 3,3%.
Continua il calo dei ricavi dalla vendita di motori (198 milioni, -30,3% a cambi costanti) che rispecchia la diminuzione delle consegne a Maserati. I ricavi da sponsorizzazioni, proventi commerciali e relativi al marchio (538 milioni, +6,4% o +4,3% a cambi costanti) sono in aumento grazie ai maggiori ricavi generati dalle attività di Formula 1.
Il free cash flow industriale è pari a 675 milioni di euro, alimentato anche dagli anticipi incassati per le Ferrari Monza SP1 e SP2.