L'Anfia, Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, attraverso le parole del presidente Paolo Scudieri pubblicate in una nota ufficiale, ha commentato i dati di mercato delle immatricolazioni di inizio anno che "dimostrano, come anticipato e previsto, che il 2020 sarà l'anno di punta delle vendite di auto elettriche e ibride plug in, incentivate dall'ecobonus e spinte dagli stringenti target di riduzione della CO2 che attendono le Case automobilistiche".
"Bisogna migliorare"
Le vetture a batteria infatti hanno raggiunto un risultato decisamente positivo: 1.994 unità targate a gennaio (+586,6%) mentre le plug-in hanno segnato un +277% con 1.341 nuove targhe. Nonostante questi numeri Scudieri ritiene che "la situazione a oggi sembra paradossalmente peggiorata, visto che le risorse avanzate dal bonus 2019 non sono state recuperate, il plafond di 70 milioni di euro del 2020 servirà anche per l'acquisto di cicli e motocicli (anche se per soli 8 milioni), e nulla in più si è fatto né per agevolare i privati nell'installazione delle wallbox, né tantomeno sulla rimozione degli ostacoli tariffari".
"Servono infrastrutture"
"L'auspicio di Anfia - prosegue Scudieri - è che non si perda altro tempo utile nella creazione delle necessarie, e ormai non più rinviabili, condizioni abilitanti per lo sviluppo della nuova mobilità. In attesa del gruppo di lavoro 'Domanda' del Tavolo Automotive insediato al Ministero dello Sviluppo Economico e dell'esame degli emendamenti al Decreto legge Milleproroghe".
"In attesa degli effetti della Brexit"
"La partenza in sordina del mercato auto - conclude il presidente Anfia - si inserisce in un contesto che vede la produzione industriale automotive in ribasso, seppur con qualche segnale di ripresa lo scorso dicembre, e che presenta altri elementi critici da affrontare, come gli effetti ancora da chiarire, per il nostro comparto, dell'uscita ufficiale del Regno Unito dall'Europa, il 1° febbraio scorso".
