Mentre si accendono i riflettori sulla 54esima edizione del Super Bowl (2 febbraio, in campo i San Francisco 49ers e i Kansas City Chiefs), la città di Miami potrebbe ospitare - a partire dalla prossima stagione - anche un Gran Premio di Formula 1, il secondo negli Stati Uniti dopo quello di Austin, Texas, già in calendario dal 2012.
Il circuito dovrebbe sorgere proprio nell’area dell’Hard Rock Stadium, casa della finale 2020 dove giocano abitualmente i Miami Dolphins.
Passione e interessi
Il più grande sostenitore dell’iniziativa è Tom Garfinkel, ceo dei Dolphins e della società che gestisce lo stadio, oltre che vice presidente della scuderia di IndyCar Chip Ganassi.
Garfinkel sta usando tutta la sua influenza per convincere l’amministrazione locale a dare il via al progetto. Per avere l’ok definitivo mancano solamente alcuni permessi logistici e burocratici richiesti da Liberty Media, la società americana che detiene i diritti del brand F1. Autorizzazioni che potrebbero arrivare presto.
Favorevoli e contrari
Il progetto di portare un GP nell'area dello stadio di Miami ha incontrato l'opposizione delle associazioni ambientaliste che temono un eccessivo inquinamento acustico, oltre alle ripercussioni sulla viabilità.
A sostegno dell'iniziativa, invece, si sta battendo Carlos Giménez, sindaco della Contea Miami/Dade dove sorge l’Hard Rock Stadium che ha portato l’esempio di Melbourne, sede del GP d’Australia ad Albert Park: qui la gara ha contribuito a migliorare la reputazione del quartiere, aumentando il prezzo medio di abitazioni e negozi.
“Il GP da noi - scrive su twitter Garfinkel che ha pubblicato anche delle immagini del circuito - farebbe conoscere a tutti queste zone di Miami. La nuova pista potrebbe ospitare anche altre gare di livello mondiale". Intanto si parte col Super Bowl.