Thierry Neuville e la Hyundai i20 trionfano al Rally di Montecarlo, prima prova del Mondiale Wrc 2020, davanti a Sebastien Ogier ed Elfyn Evans, entrambi all’esordio sulla Toyota Yaris. Il belga si è imposto nettamente nel Principato, aggiudicandosi 9 delle 16 prove speciali in programma, tra cui la power stage finale che assegna un bonus di punti in classifica. La corsa è stata densa di colpi di scena fin dalle prime fasi: tra tutti spicca lo spettacolare incidente di Ott Tanak, protagonista di un volo e conseguente cappottamento della sua i20 dopo essere uscito dal tracciato a 180 chilometri orari: tanta paura ma nessuna conseguenza per l’estone e il suo navigatore.
ACI Team Italia debutta in Svezia
Tra i piloti con il tricolore sul finestrino spicca l’ottima prova di Mauro Miele, che festeggia il suo sessantaquattresimo compleanno conquistando il 20° posto assoluto sul ghiaccio monegasco al volante di Skoda Fabia R5. Umberto Scandola su Hyundai NG i20 deve invece accontentarsi dell’ottava posizione nel Wrc3. Bisognerà attendere la Svezia per l’esordio della nazionale azzurra di ACI Team Italia: il 24enne Damiano De Tommaso (vincitore del Campionato Italiano Rally Due Ruote Motrici 2018), correrà nella categoria Wrc 3, mentre nel Wrc Junior vedremo Fabio Andolfi, Tommaso Ciuffi (Campione Italiano Due Ruote Motrici 2019) e Marco Pollara (Campione Italiano Rally Junior 2019). Al via di alcune gare Wrc3 ci sarà anche Alberto Battistolli.
Tante novità, non tutte positive
Il campionato appena cominciato presenta molte sorprese, alcune delle quali lasciano l’amaro in bocca ai tifosi, come l’addio di Citroën che lascia solo tre auto in corsa nel Wrc: le i20 di Hyundai Motorsport, le Yaris di Toyota Gazoo Racing e le Ford Fiesta del team M-Sport.
Rispetto all’anno scorso, il calendario presenta un appuntamento in meno (13 gare contro le 14 previste nel 2019), ma tre nuove location: Kenya, Nuova Zelanda e Giappone, che prendono il posto di Corsica, Catalogna e Australia. Da fissare già in agenda il Rally Italia Sardegna che si correrà dal 4 al 7 giugno.
Motori ibridi dal 2022
Da un punto di vista tecnico, quest'anno non ci sono stravolgimenti nelle vetture: i motori rimangono 1.6 turbo da circa 380 CV, con differenziale centrale a controllo elettronico, mentre rimangono meccanici quelli anteriore e posteriore. La novità più grande è attesa per il 2022, con nuovi propulsori ibridi in grado di un’iniezione di potenza da 100 kilowattora, da spendere solo nelle prove cittadine e nella power stage.