Il capo della Volkswagen Herbert Diess chiede all'Europa tassazioni più elevate per le emissioni di biossido di carbonio. "Penso che le cifre che le Case automobilistiche debbano pagare siano ancora troppo basse", ha detto l'amministratore delegato del gruppo tedesco durante un'intervista al quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung, a margine dell'incontro annuale del World Economic Forum tenutosi a Davos in Svizzera.
Come la Svezia
"In Svezia - prosegue Diess - sono previsti più di 100 euro di tassa per tonnellata, una cifra che condivido e che dovrebbe essere estesa a tutti i paesi dell'Unione". Al contrario dei 25 euro che il governo federale tedesco è intenzionato a fissare per il prossimo anno secondo il nuovo accordo sul clima e che salirà a 30 nel 2022 e 35 nel 2023, 45 nel 2024 e poi 55 nel 2025, mentre per il 2026 si applicherà una fascia di prezzi da 55 a 65 euro.
L'amministratore delegato del gruppo Volkswagen, primo al mondo e primo per investimenti nell'elettrificazione, intende dare un'immagine più "verde" a tutto il settore automotive e ha chiesto esplicitamente una svolta più rapida verso le energie rinnovabili, facendo l'esempio di un competitor: "Bisogna procedere come Tesla", ha detto Diess, riferendosi al costruttore americano di sole auto elettriche, che sta ampliando il proprio successo mercato cinese compreso. "Siamo ancora abbastanza sicuri di poter tenere il passo se acceleriamo rapidamente il processo all'elettromobilità e sviluppiamo le competenze software necessarie", ha concluso Diess.