Tesla ha ufficialmente acquistato una proprietà di 300 ettari a Gruenheide - 8mila abitanti, un'area incontaminata a sud est di Berlino - dove costruirà la sua prima fabbrica europea, come lo stesso costruttore aveva anticipato nel novembre del 2019. Il consiglio di amministrazione della Casa ha dato il via libera all’accordo siglato con lo stato del Brandeburgo, nella ex Germania est. La commissione finanziaria del Parlamento statale del Land aveva già approvato la vendita il 9 gennaio scorso.
Accordo da 40 milioni di euro
Un portavoce di Tesla ha confermato l'intesa e ha comunicato anche il prezzo pattuito per l’operazione: 40,91 milioni di euro. La proprietà - che potrebbe entrare in funzione nel 2021 e produrre Model Y e successivamente anche Model 3 - si trova in una zona industriale già attiva.
Prima di procedere con i lavori preliminari e la posa della prima pietra, l’intera area verrà bonificata. Esiste ancora il rischio, infatti, che nel terreno si trovino ordigni inesplosi della seconda guerra mondiale.
I politici, i sindacati e i gruppi industriali dell'area hanno accolto con favore la mossa di Tesla che dovrebbe creare fino a 7mila posti di lavoro nella zona. Una prospettiva molto interessante, anche alla luce dell'allarme lanciato recentemente da diversi esperti secondo i quali la transizione a batteria potrebbe costare - entro il 2030 - oltre 400mila posti di lavoro nel settore automotive in Germania.
Paura per l'ambiente
Ma se la politica è entusiasta, diverso è l'atteggiamento di alcuni cittadini della zona. Quella di Gruenheide è una zona verde, con molti specchi e corsi d'acqua e un delicato eco sistema che, secondo una parte dei residenti, potrebbe essere messo a rischio dall'impianto di una nuova fabbrica.
Circa 250 abitanti sono scesi in piazza per protestare contro l'intesa, temendo che la Gigafactory possa impattare sull'approvvigionamento idrico e la fauna selvatica della foresta circostante.