La prima Dakar in terra saudita è stata vinta da Carlos Sainz, a bordo della Mini del team X-Raid. Si tratta della terza vittoria del pilota spagnolo nel rally-raid più famoso al mondo, dopo quelle ottenute nel 2010 e nel 2018. 58 anni, Sainz è un veterano delle corse in fuoristrada: nel suo palmarès ci sono anche due titoli mondiali rally, nel 1990 e 1992, con Toyota.
Lo spagnolo imprendibile
Il primo posto assoluto è arrivato grazie alla vittoria in 4 delle 12 tappe (per un totale di 9mila chilometri). Lo spagnolo ha così battuto i suoi due principali sfidanti: il qatariota Nasser al Attiyah (su Toyota), vincitore dell’edizione 2019, e il francese Stephane Peterhansel (su Mini), che in carriera può vantare ben 13 trionfi nel rally-raid. Tra le moto ha prevalso lo statunitense Ricky Brabec, prima volta per un americano nella storia della corsa.
Edizione molto dura
L’edizione 2020, che ha portato al debutto la nuova location in Arabia Saudita, è stata caratterizzata da gravi incidenti, come quello ha provocato la morte del portoghese Paulo Goncalves. A creare non pochi problemi è stato il forte vento, che oltre ad ostacolare la marcia (soprattutto per le moto) ha modificato rapidamente forma e posizione delle dune.
Rivelazione Alonso
Difficoltà con cui si è dovuto confrontare anche l’ex pilota di Formula Uno Fernando Alonso. Lo spagnolo, alla sua prima partecipazione nella Dakar, ha chiuso in tredicesima piazza, dopo aver cappottato il suo Toyota Hilux sbagliando nell’affrontare una duna. Prima dell’errore, tuttavia, Alonso aveva stupito tutti, chiudendo una tappa in seconda posizione e dimostrando di trovarsia proprio agio in gara.