LONDRA - Aston Martin avrebbe deciso di interrompere la produzione della sua prima elettrica la Rapide E, per concentrarsi sullo sviluppo della DBX, con cui intende debuttare nel segmento dei suv e sul quale sono riposte molte delle speranze del marchio britannico. Le consegne dovrebbero iniziare nel secondo trimestre del 2020.
La notizia - riportata dalla rivista inglese Autocar - non ha, per ora, riscontri ufficiali. La Rapide E era stata presentata come concept nel 2015 e confermata come vettura che sarebbe entrata effettivamente in produzione due anni dopo. Il debutto è avvenuto a Goodwood nel 2019 ed era prevista una produzione complessiva di 155 esemplari.
Dotata di due motori elettrici con una potenza complessiva di 610 cavalli per 95 newtonmetri di coppia, la Rapide E vanta uno scatto da 0 a 100 in meno di 4 secondi e una velocità di punta di oltre 250 chilometri orari. L'autonomia è di circa 320 chilometri.
Secondo Autocar, ora la Rapide E diventerà un progetto di ricerca, utilizzato per promuovere il più ampio programma di elettrificazione di Aston Martin.
Interesse dei cinesi
Intanto il Financial Times ha riportato la notizia di un possibile interessamento del gruppo Geely - proprietario tra l'altro di Volvo, Proton e Lotus - per il marchio inglese. A questo proposito i cinesi starebbero conducendo due "diligence" per approfondire la situazione. Proprio pochi giorni fa il ceo di Aston Martin Andy Palmer ha descritto il 2019 come un "anno molto deludente". Subito dopo le azioni sono scese al minimo storico, al di sotto dei 4 dollari, mentre al momento della quotazione in Borsa (ottobre 2018) il loro valore era di oltre 17 dollari.