L'amministrazione di Donald Trump sterza con decisione verso l'auto a guida autonoma. A rappresentare questa presa di posizione l'intervento a Las Vegas - a margine del Ces 2020, la fierà dell'elettronica - di Elaine Chao, ministro dei trasporti di Washington.
Meno regole, più sicurezza
La Chao ha presentato AV 4.0, un documento che "raccoglie in un'unica proposta le indicazioni di 38 fra agenzie e comitati pubblici federali". Il testo di 51 pagine conferma che il governo degli Stati Uniti adotterà e promuoverà "politiche flessibili e neutre dal punto di vista tecnologico che consentiranno al pubblico, non alle autorità federali o a governi stranieri, di scegliere le politiche più efficienti dal punto di vista economico e soluzioni efficaci per i trasporti e la mobilità".
Nel suo intervento la Chao ha apertamente criticato la precedente amministrazione di Barack Obama che - a suo dire - avrebbe "soffocato la ricerca e lo sviluppo con un eccesso di regolamentazione".
Via libera a GM?
Secondo il ministro, "i veicoli automatizzati hanno il potenziale per salvare migliaia di vite ogni anno". Per questo l'Nhtsa - l'ente preposto alla sicurezza sulle strade - sta studiando come rimuovere le barriere normative che ostacolerebbero un'ulteriore diffusione delle auto a guida autonoma. Per esempio si sta valutando se consentire alla General Motors di mettere in circolazione veicoli senza volante, dotati quindi di sistemi di guida autonoma di livello 5.
Oggi le case automobilistiche e chi lavora nel settore delle auto robot devono soddisfare quasi 75 standard di sicurezza: quasi tutti prevedono che un conducente autorizzato sia a bordo per prendere, in caso di necessità, il controllo del veicolo.
Il consulente tecnologico della Casa Bianca Michael Kratsios ha commentato che i principi introdotti con il testo di AV 4.0 "aiuteranno a promuovere un ambiente maggiormente favorevole per gli innovatori, così da far progredire tecnologie di intelligenza artificiale alle guida più sicure".