Mercedes ha approfittato del Ces di Las Vegas per fare un viaggio nel futuro della mobilità. La Casa tedesca ha presentato alla fiera tecnologica americana la Vision AVTR: concept ispirata al film di fantascienza Avatar di James Cameron e che nel nome si identifica con Advanced Vehicle Transformation. L'obiettivo è renderlo il più somigliante possibile a una creatura vivente, diventando una cosa sola con il conducente. Proprio come il popolo dei Na'vi di Avatar in grado di immedesimarsi con gli animali del pianeta Pandora.
Design tutto curve
Guardandola da fuori, la Mercedes Vision AVTR è caratterizzata dalla carrozzeria composta da sole superfici curve. Fanno eccezione dei piccoli “flap bionici” sul tetto che si sollevano e piegano come i peli di un animale e integrano dei pannelli solari utili a generare energia per ricaricare il computer di bordo. Lo stesso stile si ritrova nell’abitacolo, simile a una grande bolla e che si illumina se rileva la presenza di persone vicino all’auto.
Guida autonoma e virtuale
Guidatore e passeggero siedono all’interno della Vision AVTR su dei sedili avvolgenti difronte ai quali è posizionata una plancia priva di strumenti e tasti fisici, composta da un unico schermo che riproduce le immagini dell’ambiente circostante. A bordo non esistono i tradizionali comandi per la guida. L’auto può marciare in maniera del tutto autonoma oppure interagire e diventare un tutt’uno con l’uomo, tramite comandi vocali e una “manopola” semivirtuale nella console centrale che si solleva sfiorandola e può essere mossa sostituendo volante, freno e acceleratore.
La vettura è elettrica coni quattro motori - uno per ogni ruota - per una potenza totale di 344 chilowatt (469 cavalli), alimentati da una batteria da 110 chilowattora completamente compostabile (a base di grafene) capace di garantire fino a 700 chilometri di autonomia.
Parola d'ordine connettività
Come appassionato di cinema, ho trascorso un po’ di tempo guadare alcuni film vecchi e nuovi.Uno dei classici, "Ritorno al futuro", prevedeva che prima o poi avremmo viaggiato con delle auto volanti”, ha detto il numero uno di Daimler Ola Källenius. “Un esempio è oggi il "Volocopter" sviluppato da una squadra di imprenditori che stiamo supportando. Ma c'è un'altra area tecnologica in cui l'auto ha fatto grandi progressi e ha ancora un potenziale straordinario: la connettività".
La natura insegna
Per noi di Mercedes - ha spiegato Källenius - non è solo associare uno smartphone al sistema di intrattenimento delle vetture, è piuttosto il legame tra uomo e macchina creato tramite interfacce come il nostro assistente vocale Mbux. Il prossimo passo nell'evoluzione in questo campo per noi è dietro l'angolo vogliamo fondere in un'esperienza completamente intuitiva tra vettura e conducente. Ma c'è anche un'altra dimensione fondamentale della connettività che non possiamo ignorare: connettere tecnologia e natura. La natura è e rimane il nostro più grande insegnante, ha cicli perfetti: niente è sprecato. Questo atteggiamento stabilisce il modo in cui vogliamo fare la nostra attività. Avvicinare umani, macchine e natura richiederà un'azione su molti campi da gioco diversi”, ha concluso Källenius. Come la AVTR, appunto.