Hyundai prende il volo al Ces 2020 e presenta la sua visione di mobilità del futuro che passa dalla strada al cielo. Il costruttore coreano ha appena raggiunto un accordo per la realizzazione dei taxi volanti di Uber, dopo aver annunciato l’investimento di circa 1,3 miliardi di dollari per incrementare lo sviluppo di veicoli per la mobilità aerea nelle città. Hyundai produrrà gli aerei, Uber si occuperà del servizio di prenotazione.
Al Consumer Electronic Show sono state svelati tre progetti - Urban Air Mobility (UAM), Purpose Built Vehicle (PBV) e Hub – che, secondo quanto dichiarato da Hyundai, mirano a liberare le città e le persone dai vincoli di tempo e di spazio prodotti dai veicoli tradizionali per migliorare la vita quotidiana degli individui.
Ecosistema per la mobilità del futuro
L’aereo elettrico PAV può trasportare fino a un massimo di quattro passeggeri, per un raggio di volo di circa un centinaio di chilometri. Sviluppato in collaborazione con Uber, questo prototipo potrebbe diventare uno dei taxi privati volanti del futuro: “La commercializzazione dei nuovi servizi di mobilità aerea potrebbe partire nel 2028 in corrispondenza di un adeguamento delle normative legislative in materia”, ha dichiarato Euisun Chung, il vicepresidente esecutivo di Hyundai.
La collaborazione tra PAV PBV e Hub crea un vero e proprio ecosistema del trasporto urbano. I tre cooperano su più fronti: se UAM permette alle persone di volare, PBV è un grande container mobile situato in prossimità delle aerostazioni che offre qualsiasi tipologia di servizio, può trasformarsi in un negozio di cibo, di vestiti oppure in uno studio medico.
L’Hub invece è il cuore dell’aerostazione e mette in connessione la terra con il cielo. In cima ad esso si trova la pista di atterraggio per i taxi volanti.
50 miliardi fino al 2025
"Per le nostre soluzioni di mobilità intelligente, abbiamo considerato ciò che conta veramente nelle città e nella vita delle persone. PAV, PBV e Hub rivitalizzeranno le aree urbane rimuovendo i confini, dando alle persone più tempo per perseguire i propri obiettivi e creando una comunità diversificata. Lo scopo è quello di aiutare a costruire città dinamiche per far progredire l’umanità. Quello che avete visto al Ces 2020 è solo l’inizio”, continua Chung.
Il progetto rientra nel piano “Strategy 2025” annunciato a dicembre dello scorso anno e ha l’obiettivo di far diventare Hyundai un fornitore di soluzioni di mobilità attraverso un sistema che offrirà servizi e contenuti personalizzati su una piattaforma integrata in tutti i suoi veicoli. L’investimento per i cinque anni del piano è di circa 50 miliardi di euro.
Hyundai non è l'unico costruttore ad aver preso la strada del cielo. Tra i primi progetti di questa tipologia c'è la Italdesign PopUp - poi Audi PopUp Next - presentata per la prima volta al Salone di Ginevra 2017 e sviluppata in collaborazione con Airbus, ma anche Daimler e Toyota stanno lavorando a progetti che vanno in questa direzione.