Lo ha deciso il governo dopo aver trovato un accordo con le concessionarie: quest'anno i consueti aumenti ai caselli d'inizio anno sono stati congelati sul 95% della rete. La nota del ministero Infrastrutture e trasporti specifica: "Il termine per l'adeguamento delle tariffe autostradali relative all'anno 2020 è differito sino alla definizione del procedimento di aggiornamento dei Piani economici finanziari predisposti in conformità alle delibere adottate dall'Autorità di Regolazione dei Trasporti (Art)".
Infatti, in base alle nuove regole, varate proprio dall'Ars lo scorso anno per evitare il caro pedaggio ai danni degli automobilisti, gli eventuali incrementi d'ora in poi non scatteranno più in automatico ma saranno strettamente correlati agli effettivi investimenti sulla rete e al livello del servizio offerto dalla società di gestione. In alcuni casi le tariffe potranno pure essere riviste al ribasso.
Autostrade senza aumenti
Il blocco dei pedaggi riguarda la maggior parte delle tratte da nord a sud d'Italia: Rav (Rete autostrade venete), Sat (A12 Livorno-Civitavecchia), Strada dei Parchi (A24 e A25), Satap (A4), Milano Serravalle, Brescia-Padova, Autostrade per l’Italia, Asti-Cuneo, Salt (Autocamionale della Cisa), Autostrada dei Fiori (tronco A10 e tronco A6), Salt (Tronco Ligure Toscano), Sav (A5 Quincinetto-Aosta), Sitaf (A32 Torino-Bardonecchia, traforo del Frejus), Tangenziale di Napoli, Cas (A20 Messina-Palermo).
Tariffe bloccate anche per le Concessionarie alle quali è scaduto il contratto di concessione con il ministero: Ativa (A5 da Torino a Quincinetto), Autostrada del Brennero, Autostrade Meridionali, Autovie Venete, Satap (A21 Torno-Piacenza).
Strada dei Parchi: tariffe ferme al 2017
Su alcune infrastrutture, poi, si continuerà a pagare come nel 2018 e addirittura come nel 2017, perché gli aumenti previsti per gli anni scorsi restano in sospeso: Strada dei Parchi (congelato il +12,89% per il 2018 e +5,59% per il 2019), Autostrade per l’Italia (era previsto +0,81% nel 2019), Milano Serravalle (sospeso il +2,62% per il 2019).
Ritocchi in Lombardia e Veneto
Gli unici incrementi concessi dal governo riguardano quattro tratte autostradali tra Lombardia e Veneto: +4,88% sull'A21 Piacenza-Cremona-Brescia (Autovia Padana), +3,79% sulla BreBeMi (A35 Brescia-Bergamo-Milano), +0,80% sulla Pedemontana Lombarda e +1,2% su passante e tangenziale di Mestre (Cav, Concessioni Autostradali Venete).