Il prezzo del petrolio torna a salire: il greggio Wti tocca in queste ore quota 63,47 dollari al barile (in rialzo del 3,88%) e il Brent con un +3,74% sfiora i 69 dollari (68,82). Il rincaro è stato registrato a seguito del raid notturno da parte degli Stati Uniti a Baghdad, Iran, che ha fatto tremare tutta l'Europa.
Al momento il prezzo medio del petrolio sul territorio nazionale resta comunque stabile: in base all'elaborazione dei dati alle 8 del 2 gennaio 2020, comunicati dai gestori all'Osservaprezzi carburanti del Mise, la benzina in modalità self è a 1,593 euro al litro, con i diversi marchi che vanno da 1,587 a 1,614 (no logo 1,570). Il prezzo medio praticato del diesel è invece a 1,487 euro, con le compagnie che passano da 1,485 a 1,502 euro (no logo 1,468). La verde (servita) è a 1,728 euro, con gli impianti che vanno da 1,682 a 1,792 euro (no logo 1,621), mentre per il diesel la media è di 1,624 euro, con i punti vendita delle compagnie compresi tra 1,586 e 1,699 euro (no logo 1,518). Infine, il Gpl va da 0,608 a 0,627 (no logo 0,602).
Prezzi previsti in rialzo
“Nei prossimi giorni i prezzi dei carburanti potrebbero aumentare”. Lo afferma la Figisc Confcommercio che aggiunge - "A meno di drastiche variazioni delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi o del tasso di cambio euro/dollaro, vi sono plausibili presupposti per una aspettativa di prezzi tendenzialmente in aumento per i prossimi 4 giorni con scostamenti - almeno in questa prima fase iniziale - entro i 0,5 centesimi a litro in più”.
La preoccupazione dei consumatori
Parole che preoccupano. Il presidente dell’Unione nazionale dei consumatori Massimo Dona ha commentato così il rincaro del carburante: “No a speculazioni sul rientro degli italiani o a rialzi dei carburanti legati al raid Usa a Baghdad – e aggiunge – È prematuro anche parlare di venti di guerra o di escalation militari o, comunque, operare ed intervenire sui mercati come se la guerra fosse già alle porte”. L'associazione fornisce anche delle linee guida al risparmio. Fra queste consiglia ai consumatori di scegliere le pompe bianche e verificare la corrispondenza fra i prezzi esposti sui cartelli delle stazioni di rifornimento e quelli effettivamente praticati.