Il 2019 per Tesla è un anno record. Le azioni del costruttore di premium elettriche hanno raggiunto il massimo storico a Wall Street a 393 dollari, in rialzo del 3,7%, schizzando dopo la notizia riportata da Bloomberg di un probabile taglio del 20% sul prezzo della Model 3 in Cina. La capitalizzazione di Tesla ha superato i 70 miliardi di dollari.
A meno di colpi di scena il titolo chiuderà il 2019 in andamento positivo. La fiducia del mercato nella società di Elon Musk deriva da una serie di risultati positivi realizzati negli ultimi mesi. Tesla è tornata a fare utili nel terzo trimestre registrando un netto di 143 milioni di dollari contro le aspettative degli analisti.
Una serie di buone notizie
A questo si aggiungono altre buone notizie come il via libera dalla Cina per la commercializzazione anticipata della Model 3 nella Repubblica popolare a cui seguirà il raddoppio dei punti assistenza. Oppure il picco di vendite del modello meno costoso da inizio anno con 17.505 esemplari consegnati che l’hanno fatta avvicinare alla top ten assoluta nel Vecchio continente.
Il modello è la colonna portante del costruttore in Europa, dove l’83% delle Tesla vendute sono Model 3. La vettura si è aggiudicata il record di berlina premium più venduta nel Vecchio continente nel primo semestre di quest’anno con 37.488 unità, battendo tutte le concorrenti anche con propulsori tradizionali.