"Siamo estremamente meravigliati per questa decisione, il Comune aveva dato piena disponibilità": Stefano Giorgetti, assessore alla Mobilità di Firenze commenta così la notizia comunicata ieri sera da Share Now (nato dalla fusione tra Car2go di Daimler e Drive Now della Bmw) di voler interrompere il servizio, non solo nel capoluogo toscano ma anche a Londra e Bruxelles.
Da fine febbraio si chiude
Una decisione motivata dal fatto che queste città non sarebbero abbastanza redditizie. "Proprio di recente", spiega l'assessore Giorgetti, "abbiamo avuto più di un incontro con i rappresentanti della società a Firenze per parlare dei loro problemi in termini di redditività e tutte le volte abbiamo confermato l'assoluta disponibilità del Comune ad andare incontro alle loro esigenze pur di scongiurare il rischio che abbandonassero la città".
"Nonostante questo", aggiunge l'assessore, "ora apprendiamo con grande meraviglia, e senza essere stati direttamente avvisati, che la dirigenza interromperà comunque il servizio dalla fine di febbraio prossimo: ci spiace e speriamo che i vertici rivedano le loro posizioni".
Share Now: decisione sofferta
Dal canto suo Share Now sostiene che la "decisione non è stata presa a cuor leggero, ma è stato necessario affrontare la dura realtà: nonostante gli sforzi e gli investimenti fatti durante gli ultimi cinque anni, non siamo riusciti a convincere abbastanza persone ad usare il nostro servizio". Share Now, assicurano i responsabili della società, continuerà a operare nelle altre tre città italiane in cui è attualmente presente, ovvero Milano, Roma e Torino.
Firenze, comunque, non resterà senza auto condivise. "In città" conclude Giorgetti, "sono presenti altre tre operatori". Si tratta di Enjoy, Share'ngo e Adduma, questi ultimi due con veicoli elettrici.