Secondo l’agenzia giapponese incaricata di vigilare sul mercato finanziario, Nissan dovrebbe ricevere una sanzione di 2,4 miliardi di yen (22 milioni di dollari) per il suo ruolo negli illeciti commessi dal precedente ceo Carlos Ghosn.
Solo una raccomandazione
A dirlo è la Sesc (Securities and Exchange Surveillance Commission), un ente con funzioni simili a quelle della nostra Consob, che a riguardo ha emanato una raccomandazione. Nel provvedimento - non vincolante – la commissione ha chiesto alla Financial Services Agency, l’agenzia governativa in grado di comminare multe a gruppi e aziende, di sanzionare il costruttore a causa della responsabilità nei crimini finanziari commessi da Ghosn.
Gli illeciti finanziati
L’ex numero uno dell’alleanza Nissan-Renault-Mitsubishi è stato arrestato a Tokyo nel novembre 2018 con l’accusa di aver sottostimato di circa 9 miliardi di yen in dieci anni i compensi ricevuti in qualità di amministratore delegato della Casa giapponese.
Rilasciato su cauzione, il manager è stato arrestato nuovamente per aver iscritto nel bilancio di Nissan spese personali, condotte che secondo la Sesc sono state rese possibili dal comportamento omissivo del costruttore. Il processo inizierà in primavera.
La multa americana
Qualora venisse comminata, la sanzione dell'autorità giapponese si andrebbe a sommare a quella di 16 milioni di dollari decisa lo scorso settembre dall’agenzia americana per la tutela del mercato. La maggior parte della multa stanziata dalla Securities and Exchange Commission (Sec) è stata indirizzata proprio a Nissan (15 milioni, mentre Ghosn è stato condannato a versare un milione).