La Cina terminerà entro la fine dell’anno ogni forma di aiuto pubblico per sostenere il mercato dei NEV (New Energy Vehicles), ovvero i veicoli full-electric, ibridi plug-in e a idrogeno.
Niente più bonus sull'acquisto
Negli scorsi anni Pechino ha puntato pesantemente sulla diffusione dei NEV come strategia per diminuire la sua dipendenza dal petrolio, e contemporaneamente alimentare un settore – quello delle batterie – in cui il paese è tra i meglio posizionati al mondo. Il principale strumento utilizzato dallo Stato per sostenere il settore è stato il sussidio di 7mila dollari sull’acquisto di tali vetture, costato circa 50 miliardi di dollari dal 2009 e che non verrà riconfermato nel 2020.
Proliferazione di piccoli costruttori
Il motivo di questa decisione è da attribuire ad una controindicazione che il governo cinese non aveva previsto: l’incentivo ha avuto l’effetto di trasformare il settore dei NEV in una bolla speculativa, con centinaia di piccoli costruttori che hanno iniziato a produrre veicoli elettrici, in alcuni casi di scarsa qualità e non in grado di sopravvivere alla concorrenza in condizioni di mercato.
Proprio per arginare questa proliferazione (secondo l’autorità cinese che monitora il settore sono ben 486 i costruttori di veicoli ad alimentazione alternativa), il governo aveva già dimezzato i sussidi lo scorso marzo, provocando un’ondata di chiusure. Ora, con la totale eliminazione di ogni aiuto statale, Pechino vuole lasciare al mercato il compito di selezionare le aziende in grado di sopravvivere.
Un settore già in crisi
Nell’immediato, tuttavia, questo provvedimento rischia di deprimere ulteriormente un settore che sta vivendo una profonda crisi. In un contesto in cui le vendite ad ottobre sono diminuite del 4% (il sedicesimo risultato negativo consecutivo), e a fine anno si prevede una contrazione dell’8%, i NEV fanno registrare prestazioni anche peggiori: secondo i dati del CAMA, l’associazione cinese dei costruttori automobilistici, la loro produzione è crollata del 35,4% e le vendite del 45,6%. Sembra in salita, quindi, la strada del governo cinese, il quale vorrebbe che entro il 2025 almeno un quinto di tutte le auto vendute nel paese siano elettrificate.