Le persone diversamente abili che acquisteranno una vettura ibrida o elettrica di potenza non superiore ai 150 chilowattora potranno, d'ora in poi, godere delle agevolazioni sull'Iva (riduzione al 4% dal 22% finora applicato) da cui queste motorizzazioni erano finora escluse a causa di un mancato aggiornamento normativo.
La nuova regolamentazione è stata approvata nel Decreto Fiscale 2020 che ha ricevuto l'ok da parte della Camera dei Deputati ed è stata a lungo fra le richieste avanzate dall'Unrae, la associazione che rappresenta le Case estere operanti sul territorio italiano. La precedente legge - risalente al 1972 - citava soltanto i mezzi a benzina (con cilindrata inferiore a 2.000) e diesel (2.800cc).
Serve ok della Commissione medica
Chi è affetto da disabilità ha diritto - per un solo mezzo e ogni 4 anni - anche alla detrazione Irpef del 19% sul prezzo di acquisto e sulle spese sostenute per l'adattamento e la manutenzione dei veicoli destinati alle persone con ridotte capacità motorie.
Per ottenere l'agevolazione è necessaria la certificazione rilasciata dalla Commissione medica ex legge 104/92 o da altra equivalente Commissione pubblica.
Il nuovo regolamento entrerà in vigore con la conversione in legge del Decreto che dovrà avvenire entro il 25 dicembre 2019.