Con le 200mila tonnellate di rifiuti organici prodotti nei suoi 135 Comuni, la Città metropolitana di Milano potrebbe produrre una quantità di biocombustile tale da coprire il fabbisogno di 39mila automobili, due volte e mezzo quelle che circolano sul territorio.
Biogas dagli impianti esistenti
E' quanto emerge da uno studio del Kyoto Club, dal titolo "Biometano. Potenzialità nella Città metropolitana di Milano e ruolo del gruppo Cap" (il consorzio che gestisce il servizio idrico nell'hinterland milanese). Per questo i due partner (Città metropolitana e Cap) hanno sottoscritto un protocollo d'intesa con l'obiettivo, si legge in una nota, di "costruire un modello economico in grado di produrre biometano dalla sezione umida della Forsu (Frazione organica del rifiuto solido urbano), estendendola agli impianti di depurazione già presenti sul territorio, con il vantaggio di massimizzarne l'efficienza e limitare il consumo di suolo".
Via libera alle autorizzazioni
Secondo il rapporto del Kyoto Club, non solo l'area del milanese e l'intera Regione Lombardia dispongono di grandi quantità di fonti organiche (rifiuti urbani più scarti del settore zootecnico, agricolo e agro-industriale), ma vantano anche impianti per il trattamento di questi materiali altamente innovativi e riconosciuti dal ministero dell'Ambiente.
L'Amministrazione locale ha colto questa opportunità e, dopo aver aspettato per molti mesi una posizione chiara da parte del ministero dell'Ambiente, ha deciso autonomamente di rilasciare le autorizzazioni per la produzione di biogas estendendola anche al trattamento dei rifiuti urbani, agro-industriali e zootecnici.
11,5 milioni di CO2 in meno
Una decisione, sostiene l'ex provincia di Milano, motivata anche dal fatto che "l'utilizzo del biometano, biocarburante a basso impatto ambientale, con proprietà del tutto equivalenti al metano di origine fossile, e che pertanto può essere stoccato e distribuito attraverso infrastrutture già esistenti, può essere impiegato per alimentare autovetture, flotte aziendali o automezzi pubblici, rispondendo così alle strategie di mobilità sostenibile previste dal Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile) della Città metropolitana di Milano".
Dal punto di vista ambientale, si stima che il potenziamento della produzione di biogas nella sola area del capoluogo lombardo e hinterland potrebbe tradursi in un risparmio pari a 11,5 milioni di emissioni di CO2 entro il 2050.