Hitch, il servizio di car pooling (auto condivisa) della cinese Didi Chuxing, ricomincia da zero, o quasi. Dopo un anno di stop a seguito dei due femminicidi da parte dei conducenti, il Ministro dei trasporti cinese ha annunciato la ripresa dell'attività assicurando un controllo normativo più rigido.
Periodo beta
Le nuove misure di sicurezza prevedono regole diverse e meccanismi di verifica più rigorosi per guidatore e passeggero. Gli utenti del servizio possono ora prenotare, tramite applicazione, la corsa interessata ma con delle linitazioni: si potrà viaggiare solamente nelle aree urbane fino alle 20 e per una tratta minore di 31 chilometri.
In un primo momento la società ha provato anche ad estendere il servizio fino alle ore 23 soltanto per gli uomini, ma le proteste dell'opinione pubblica sono arrivate immediatamente, costringendo i vertici a tornare sulle proprie decisioni, garantendo la parità di genere.
Passato violento
Didi, conosciuta anche come l'Uber cinese soprattutto dopo aver rilevato l'intera attività degli americani in Asia, ha avuto un passato macchiato da ripetuti casi di molestie a danno di utenti del servizio. A bordo della flotta di Hitch lo scorso anno sono decedute due giovani e nei quattro anni prima dello stop delle attività, più di cinquanta donne sono state vittime di violenze sessuali.
"Speriamo che ogni piattaforma possa prendere lezione da questi accadimenti e rafforzare le misure di gestione della sicurezza" ha dichiarato Xu Yahua, direttore del dipartimento dei servizi di trasporto del ministero.